Camera di commercio, quali bilanci e prospettive per un terzo mandato?

Gentile direttore della Cronaca di Verona, ho letto che si avvicina la scadenza per la presidenza della Camera di commercio. Mi sono sempre chiesto quale sia il ruolo di questo grande istituto economico e ritengo possa essere un vero motore per la città. Il suo presidente è in carica da due mandati e si appresta a fare il terzo. Mi chiedo: qual è il compito dell’istituzione camerale per la città? Conta di più un sindaco o un presidente della Camera di commercio?
Marcello Fasoli
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La notizia pubblicata ieri dalla Cronaca del terzo mandato sempre più probabile e sempre più vicino per il presidente attuale Giuseppe Riello, 58 anni, ha suscitato molta curiosità.
La Camera di commercio è un ente, come scrive giustamente il lettore, molto importante per l’economia veronese, un vero e proprio motore di sviluppo e di iniziative che garantisce assistenza e sostegno agli iscritti e una serie di iniziative per la crescita dei vari settori, dal turismo (con le Dmo) all’agricoltura, dai trasporti al settore di banche e assicurazioni.
Ma la Camera di commercio storicamente è anche uno dei tre soci fondamentali di molte realtà cittadine, insieme a Comune e Provincia. Per esempio è socio fondatore di Veronafiere, realtà che tutti noi bene conosciamo per importanza e indotto sulla città e per le manifestazioni internazionali che garantiscono turismo e business, in primis il Vinitaly.
Camera di commercio è poi in Fondazione Arena dove Riello ricopre la carica di vicepresidente. L’ex ente lirico è un altro volàno di grande rilievo per la città grazie alla stagione lirica estiva e per l’attività dei concerti rock e pop. In Fondazione Arena nei mesi scorsi era stato clamoroso lo scontro tutto politico con il Comune sulla scelta del sovrintendente e sulle strategie da seguire per la stagione areniana, tanto da ricorrere ai tribunali.
L’ente presieduto da Giuseppe Riello è anche socio dell’aeroporto Catullo, un asset sempre definito strategico e fondamentale per lo sviluppo dell’economia e del turismo di Verona anche se poi alle parole non sempre sono seguiti i fatti ed è stato necessario un lungo confronto con il aprtner privato Save per avere più peso, come soci veronesi, nella quantità e qualità di voli e destinazioni per una maggiore crescita dello scalo che attualmente viaggia attorno ai 3 milioni di passeggeri, poco più. Cifra che è sempre stata raggiunta anche negli anni precedenti e che è ben al di sotto delle potenzialità del Catullo. Se non altro si stanno concludendo i lavori per il potenziamento del terminal che dovrebbe favorire un aumento del traffico passeggeri mentre resta sempre in alto mare il collegamento con la città, affidato a una navetta Atv e ai taxi.
Come si vede, toccando solo alcuni sommi capi, si capisce l’importanza del ruolo della Cenra di commercio in città che ha un peso specifico e politico di grande rilevanza, in grado di orientare le scelte e tracciare traiettorie per il futuro della città, orientando le decisioni al di là anche di quello che possono decidere le istituzioni democraticamente elette come Comune e Provincia.
Proprio per questo, al di là delle decisioni che prenderanno in piena autonomia le categorie economiche deputate alla elezione della presidenza della Camera di commercio, sulla base dei loro ragionamenti, da un ente così importante la città si attenderebbe almeno due passaggi in un momento così delicato come la rielezione di un presidente.
Primo: un bilancio di quanto è stato fatto negli ultimi anni da Camera di commercio, soprattutto nei nodi vitali della città.
Secondo: un programma, anche minimo, di strategie che si vogliono seguire, in sintonia o meno con Comune e Provincia, nel prossimo mandato per Fiera, Catullo e Arena. Una volta, con i padri della città, funzionava così…