Domenica 18 alle ore 6 dal Compianto di Caprino partirà il primo “Cammino dell’ospitalità gardesana” voluto da Federalberghi e organizzato insieme all’Ulss9 nell’ambito del progetto “Turismo Sociale e Inclusivo Veneto”. Si arriva a Spiazzi dove alle 9.30 è previsto il ritrovo generale per chi non vuole affrontare il percorso a piedi, di 10 chilometri per 700 metri di dislivello, ma solo assistere alla messa in programma per le 10 al Santuario della Madonna della Corona. Chi vorrà partecipare, anche con disabilità, potrà farlo chiedendo assistenza. Alle 12.30 un momento conviviale offerto al Parc Hotel San Pietro di Spiazzi. Un pellegrinaggio voluto e organizzato da Federalberghi Garda Veneto per ringraziare non solo i turisti ma chi “se ne fa carico”, prima di tutti i residenti del territorio gardesano e dell’entroterra. Un pellegrinaggio che avrà qualcosa in più grazie alla partecipazione dell’Ulss9 che l’ha inserito tra gli appuntamenti del progetto regionale “Turismo Sociale e Inclusivo Veneto” che intende valorizzare l’accessibilità e l’inclusione sociale per chi vive nel territorio veronese ma anche per i turisti diversamente abili e per le loro famiglie. L’Ulss9 ha esteso l’invito a tutti i partner del progetto e chiunque vorrà partecipare riceverà l’assistenza adeguata e su misura. Saranno presenti volontari per aiutare persone con disabilità e a seconda delle richieste che perverranno si deciderà che tipo di assistenza mettere in campo. l tempo per dare la propria adesione scade il 16 di maggio, per dare appunto agli organizzatori la possibilità di attrezzarsi. “L’idea del Cammino è nata perché quest’anno ci sono diversi momenti importanti per noi -spiega Il Presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni. “Compiamo cinquant’anni, un anniversario importante nel quale ricordiamo il percorso fatto fino ad ora, l’evoluzione del turismo e dell’accoglienza. Un anniversario che capita durante il Giubileo. Volevamo quindi ringraziare i nostri turisti, pensate che 56 nazioni hanno toccato il Lago di Garda in questi anni, ma anche chi vive in questo territorio e quindi accoglie e se ne fa carico. Abbiamo scelto Caprino e il Santuario per sottolineare l’attenzione che il turismo gardesano rivolge sempre di più all’entroterra”. E il “matrimonio” con l’Ulss e il progetto di inclusione non capita certo a caso. Il Cammino di domenica, come si diceva, fa parte di un più ampio progetto regionale dedicato all’inclusività e all’accessibilità. “Il ruolo dell’Ulss – spiega la Direttrice Generale dell’Ulss9 Patrizia Benini – è quello sicuramente di fare da ponte tra le esigenze di persone diversamente abili e le opportunità che la società offre. In questo caso, come in tanti altri ambiti, si fa carico di chi ne ha bisogno dando informazioni e assistenza. Nel caso specifico chi avrà comunicato la propria partecipazione verrà assistito con i mezzi che metteremo a disposizione”. C’è però da dire che l’accessibilità è un tema molto sentito al Santuario. “Il Santuario è un luogo estremo, viene chiamato “la meteora greca del nord”, per cui arrivarci non è così semplice nemmeno per chi è normodotato”, spiega il Rettore del Santuario della Madonna della Corona Martino Signoretto.