Carnevale, soldi ai comitati rionali. L’assessora Ugolini conferma le irregolarità della rendicontazione del Bacanal

Il Comune conferma la linea, già anticipata dall’assessora Marta Ugolini e dal sindaco Damiano Tommasi, che con il Bacanal del Gnoco presieduto da Valerio Corradi non si può più andare avanti a fronte di quanto emerso in questi mesi. E infatti la Giunta ha così deciso di sovvenzionare i comitati rionali con una delibera di Giunta. Spiegano infatti a Palazzo Barbieri che «ogni comitato rionale del Carnevale è autonomo nell’organizzazione degli eventi nei propri quartieri, che si tratti dell’elezione della Maschera, della sfilata o delle feste. Un insieme di attività che contribuiscono a mantenere vive le usanze popolari e lo spirito comunitario che da sempre caratterizzano il Carnevale di Verona. L’Amministrazione comunale riconosce da sempre il valore culturale e sociale di queste realtà, formate da tante volontarie e tanti volontari che durante tutto l’anno dedicano tempo ed energie alla riuscita delle manifestazioni». Per questo motivo, dunque, la Giunta comunale sulla base delle rendicontazioni definitive presentate dai comitati rionali in merito alle spese sostenute e ritenute ammissibili per gli eventi del Carnevale 2025-ha approvato un ulteriore contributo di 10 mila euro, a sostegno e copertura dei costi». La somma si aggiunge ai 25 mila euro già stanziati nel marzo scorso, portando a 35 mila euro complessivi il sostegno economico destinato ai comitati rionali del Carnevale di Verona. E’ una chiara scelta da parte di Palazzo Barbieri di riaffermare la centralità dei comitati rionali «come presidio di partecipazione civica e custodi di una parte del patrimonio immateriale cittadino. Essi rappresentano, infatti, il volto più autentico del Carnevale popolare di Verona, che da secoli unisce generazioni e quartieri nella festa e nella condivisione». Una precisa linea di condotta dopo che dalle rendicontazioni del Bacanal sarebbero emersi problemi nella documentazione, fatture che sono state chieste a più enti (Comune, camera di commercio, ministero) e così via. Tanto che l’assessora ha detto chiaramente che il Bacanal «non è più ritenuto un interlocutore». «Il nostro obiettivo è quello di garantire che le feste popolari continuino a essere occasione di partecipazione e identità per tutta la città» ha ribadito Ugolini confermando che si cercano nuovi organizzatori per la sfilata di febbraio che avrà un percorso modificato dal momento che piazza Bra sarà occupata dalle Olimpiadi invernali. E anche se ci saranno le Olimpiadi, il Comune conferma «la volontà di promuovere un Carnevale rinnovato e coordinato, capace di valorizzare le diverse anime dei rioni e di inserirsi in una rete di iniziative coerenti con l’immagine culturale e turistica della città». Ma restano degli interrogativi: come reagirà il Bacanal? Chi ha l’esclusiva di papà del Gnoco? Si rischia un carnevale senza la maschera più importante e più popolare che viene eletta dai sanzanati? «Esiste da parte del Bacanal una vecchia registrazione della maschera di Papà del gnoco- spiega Ugolini- che va approfondita ma è chiaro che questa maschera fa parte del la tradizione e popolare e non può essere privatizzata. Per cui non auspichiamo e vogliamo che ad aprire la sfilata 2026 ci sia Papà del gnoco sul suo musso». Per quanto riguarda la rendicontazione delle spese del Carnevale da parte del comitato del Bacanal, l’assessora ha confermato che «sono state rilevate irregolarità come pagamenti doppi per le stesse spese. Quando avremo finito i controlli, ci saranno sicuramente le conseguenti decisioni e i conseguenti provvedimenti in merito all’uso del denaro pubblico». L’intenzione è trovare nuovi organizzatori per la sfilata di venerdi 13 febbraio e si attende una risposta dai vari comitati rionali. Il budget a disposizione sarà sempre di 75 mila euro. Il percorso nuovo partirà da Porta Palio, poi corso Cavour, ponte della Vittoria, lungadige Campagnola, ponte Risorgimento e arrivo a San Zeno lasciando libera la Bra per le Olimpiadi invernali.