Caso Compago. Agsm Aim giorno della verità I valori sono molto diversi rispetto al 2022: possibile l’intero acquisto o la rinuncia

foto Martin

Domani pomeriggio si riunisce in via straordinaria il Consiglio di Amministrazione di Agsm Aim convocato dal presidente Testa: oggetto dell’ordine del giorno la valutazione della società Compago eseguita dallla advisor Barco Intermonte. Si porcederà all’acquisto o sarà rinuncid definitiva?

Giorno della verità domani pomeriggio per l’affare-Compago: nel pomeriggio il consiglio di ammiistrazione straordinario di Agsm-Aim convocato dal presidente Federico Testa prenderà conoscenza delle nuove valutazioni sul valore della società Compago. L’analisi è stata eseguita, con supplemento d’indagine, dall’advisor Banca Intermonte con l’obiettivo da parte di Agsm-Aim di capire il vero valore di questa società milanese che ha in pancia circa 1800 clienti per la vendita del gas. E’ chiaro che un anno fa la materia prima aveva valori ben diversi da oggi e anche i requisiti per gli acquisti erano differenti, nessuno per esempio chiedeva garanzie a copertura dell’acquisto. Il caso Compago aveva scatenato una vera guerra all’interno di Agsm-Aim, con l’ad Quaglino che aveva portato avanti la mission proponendo l’acquisto del 35% della società a determinati valori; poi i ripensamenti da parte soprattutto vicentina avevano fermato l’operazione più volte validata dal consiglio di amministrazione di allora. Sulla vicenda, come è noto, sono nate battaglie politiche che hanno portato al cambio della presidenza della multiutility, da Stefano Casali e Federico Testa, decisione presa dal nuovo sindaco Tommasi per un rapporto di fiducia venuto meno con la precedente governance nominata dall’ex sindaco Sboarina. Ora, sentiti anche i due soci, vale a dire i sindaci di Verona e di Vicenza, Agsm Aim dovrà capire che strada intraprendere. Due le opzioni: lasciar perdere l’interesse per questa società la cui acquisizione consentirebbe ad Agsm-Aim di arrivare al traguardo di 1 milione di clienti oppure procedere con l’operazione di acquisto che a questo punto, visti i valori, potrebbe essere anche superiore al 35% se non addirittura totale. E andare a trattare. Ma prima di tutto il cda di domani dovrà capire se è ancora conveniente andare a caccia di aziende da incamerare o se sia meglio dirottare gli investimenti su altre strade. Importante quindi sarà l’assemblea dei soci convocata per lunedì 3 aprile, nel pomeriggio, laddove dovrà essere presa non solo la scelta strategica per il futuro, ma dovrà anche essere decisa una tregua nelle baruffe politiche che stanno disturbando la gestione dell’azienda multiutility tra ricorsi, esposti, appelli alla magistratura, accuse di false comunicazioni sociali e via di questo passo. Quando invece la multiutility, che ha colori politici diversi tra Verona e Vicenza, dovrebbe concentrarsi sulle nuove alleanze con i territori più vicini, Dolomiti Energia in primis.