Castel d’Azzano, esplosione durante lo sgombero di un’abitazione Morti 3 carabinieri, 13 feriti. Arrestati tre fratelli per omicidio premeditato. Crolla palazzina, feriti militari e poliziotti nel veronese. Fermati tre fratelli. Meloni: «Un pensiero a chi serve l'Italia». Piantedosi: «Un bilancio terribile, molto doloroso, drammatico»

Tre carabinieri sono morti e tredici tra militari e agenti sono rimasti feriti — undici in codice rosso ma non in pericolo di vita — in seguito a un’esplosione avvenuta in un casolare di Castel d’Azzano (Verona). Le vittime sono il luogotenente Marco Piffari, il carabiniere scelto Davide Bernardello e il brigadiere capo Valerio Daprà. Le forze dell’ordine stavano eseguendo uno sgombero quando la casa, satura di gas, è esplosa all’apertura della porta, crollando completamente.

Tre fratelli sessantenni, residenti nell’abitazione, sono stati arrestati per omicidio premeditato; la Procura valuta anche l’accusa di strage. In passato, gli stessi avevano già tentato di ostacolare sgomberi saturando di gas la casa e minacciando gesti estremi. Nella notte dell’esplosione erano presenti diverse bombole, e la deflagrazione sarebbe partita dal primo piano.

La sindaca Elena Guadagnini ha espresso cordoglio e vicinanza all’Arma, definendo l’episodio “uno shock per la comunità”. Anche la premier Giorgia Meloni ha manifestato “profondo dolore” per la perdita dei militari e solidarietà ai feriti. Il ministro Piantedosi ha parlato di “lavoro difficile e pericoloso” e di “bilancio terribile”, mentre Crosetto ha ricordato il sacrificio dei carabinieri “caduti nel dovere”. Zaia e Salvini hanno inviato messaggi di preghiera e sostegno alle famiglie.

Il procuratore capo di Verona, Raffaele Tito, ha spiegato che l’operazione riguardava una perquisizione per la possibile presenza di bottiglie molotov e che erano state adottate tutte le precauzioni necessarie, ma l’esito è stato tragico e inaspettato.