In occasione del workshop semestrale con compagnie aeree ed operatori del turismo e del business travel tenuto nel pomeriggio odierno, il Gruppo SAVE fa il punto sul traffico dei primi nove mesi del 2025 e presenta la stagione invernale 2025-2026. Da gennaio a settembre 2025, il Polo Aeroportuale del Nord Est ha registrato complessivamente 14,8 milioni di passeggeri, pari ad una crescita del +3,5% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Le proiezioni a fine 2025 sono di oltre 19 milioni di passeggeri, in crescita del 4% sul 2024. La stagione invernale, iniziata il 26 ottobre, evidenzia una domanda molto elevata di voli nazionali e internazionali per i tre aeroporti, con una crescita complessiva del 10,5% di posti offerti rispetto all’inverno 2024/2025. Nei primi nove mesi del 2025, il mercato domestico si è riconfermato leader con il 37% del traffico complessivo del Catullo, seguito da Regno Unito (contribuisce per il 18%) e Germania (7%). Ryanair, Volotea e Neos sono i principali vettori operanti sullo scalo per numero passeggeri, rappresentando complessivamente il 62% del traffico dello scalo e coprendo in maniera complementare il network domestico e internazionale di corto, medio e lungo raggio. La stagione invernale 2025/26 si arricchisce di importanti novità. In particolare, la prossimità alle Dolomiti, teatro delle Olimpiadi invernali, configura il Catullo come porta d’accesso privilegiata per il traffico sciistico internazionale. Tra i vettori network, spicca la grande novità di Air France che estende il servizio Verona-Parigi Charles de Gaulle a tutto il periodo invernale, portando da 4 a 5 le frequenze settimanali operate nel periodo estivo. Un segnale che conferma l’ottima performance del collegamento, sia in termini di traffico punto-a-punto, che di offerta di voli in prosecuzione dall’hub francese su tutto il network internazionale della compagnia. Una presenza che va ad aggiungersi ai voli bi-giornalieri di Air Dolomiti Gruppo Lufthansa sugli hub tedeschi di Francoforte e Monaco. I collegamenti su questi tre scali nevralgici europei garantiscono prosecuzioni verso innumerevoli destinazioni nei cinque continenti. La forte domanda di traffico leisure outgoing è sostenuta dall’attività di Neos Air, che con la sua base operativa al Catullo offre un ampio ventaglio di destinazioni turistiche di medio e lungo raggio, perfette per una fuga dall’inverno. In particolare, la compagnia conferma la sua leadership su Egitto e Mar Rosso, Oman, Madagascar, Kenya, Tanzania, Maldive e, verso ovest, l’arcipelago di Capo Verde e, nell’area caraibica, Messico e Repubblica Dominicana. La stagione invernale vede anche l’introduzione di nuovi collegamenti in ambito europeo, che confermano il trend di destagionalizzazione già intrapreso dall’aeroporto nella sua fase di espansione infrastrutturale e di traffico. Il vettore inglese easyJet, che storicamente opera la rotta su Londra Gatwick, arricchisce la sua rete verso l’Inghilterra con i voli su Bristol e Manchester. Wizz Air, vettore leader per collegamenti con l’Europa orientale, attiva il nuovo volo trisettimanale su Cracovia, mentre Volotea, con base a Verona, espande le linee verso la Spagna introducendo il bisettimanale verso Siviglia. Come anticipazione sulla programmazione estiva 2026, Ryanair ha annunciato un’intensificazione dei collegamenti con la Sicilia, aggiungendo il volo bisettimanale su Trapani alle linee già esistenti su Catania e Palermo. «Verona ha concluso Camillo Bozzolo, Direttore Sviluppo Aviation del Gruppo SAVE – ha evidenziato una crescita percentuale superiore alla media dei tre aeroporti, con un incremento della proposta di voli che va di pari passo con lo sviluppo infrastrutturale in corso».



