In piena estate è facile parlare di aeroporti e in particolare del Catullo e del sistema Nordest. Il Catullo ha ripreso a crescere sul fronte dei passeggeri e ha chiuso il bilancio con un utile, seppur modesto, ma pur sempre in positivo per 330 mila euro. Sta concludendo il nuovo terminal per gli arrivi ma forse, si chiedono i passeggeri che da qui transitano, forse era meglio dare la precedenza al terminal partenze che è rimasto assolutamente sottodimensionato rispetto alle necessità dell’aeroporto. Gli spazi sono stretti, scomodi, inadeguati e in estate inoltre con il caldo torrido la situazione diventa difficilmente sopportabile soprattutto se il volo è in ritardo. Ma guardando nel suo complesso il sistema aeroportuale del Nordest, Treviso chiude con perdite che superano il milione e 600 mila euro, mentre Save con il Marco Polo fa la parte del leone: con un traffico pari a quello del 2019 chiude un bilancio record con ricavi a 255,2 milioni e un utile netto pari a oltre 73 milioni di euro. Insomma, Venezia fa la parte del leone, ma non è quello di San Marco. E’ come se, regolati al minimo Verona, Brescia e treviso, Venezia attirasse su di sé tutto ciò che c’è di buono e profittevole: le rotte migliori, il traffico privilegiato e pregiato, le risorse, gli investimenti, l’attenzione delle istituzioni e degli investitori. resta però ancora aperto, come già abbiamo scritto più volte, il nuovo assetto societario con i fondi Dws e Infravia che chiedono di essere liquidati e la ricerca di un nuovo partner: a che punto sono le trattative con il fondo francese Ardian? MB