Cavaion, firmata la Carta etica dello sport femminile L’adesione formale è avvenuta ieri, lunedì 22 dicembre, alla presenza delle società sportive del territorio e alle rappresentanti di Soroptimist International club d’Italia e del club scaligero, che stanno promuovendo il documento stilato da Assist alle amministrazioni locali.

È stata sottoscritta ieri pomeriggio, 22 dicembre, nella Sala Civica Eugenio Turri di Cavaion Veronese, la Carta etica dello sport femminile, documento realizzato da Assist, l’Associazione nazionale atlete, per superare le disparità di genere in ambito atletico professionale e dilettantistico.

L’amministrazione del Comune di Cavaion è la seconda in provincia di Verona, dopo Zevio, ad aderire al protocollo e la prima a collaborare con Soroptimist International club Verona per la promozione di una cultura delle pari opportunità nello sport.

«Il nostro territorio ha una fiorente presenza di società sportive per tutte le età e le ragazze si stanno facendo strada in diverse discipline – ha affermato la sindaca di Cavaion Veronese, Sabrina Tramonte -. Abbiamo perciò accolto favorevolmente la Carta etica quale strumento per coinvolgere le associazioni sportive del territorio e superare le discriminazioni anche sul piano della dirigenza sportiva».

All’evento hanno infatti preso parte diverse realtà che usufruiscono degli impianti sportivi comunali, incluse le ragazze del gruppo Majorettes, le giovani calciatrici, le giocatrici di pallacanestro del Tobia Basket e le pallavoliste dell’A. P. Redskins Cavaion. «Dobbiamo cambiare la cultura di fondo, perché lo sport non è solo la palestra dove apprendere il rispetto dell’avversario, ma anche il contesto in cui superare i pregiudizi di genere».

Alla sindaca ha fatto eco la vice presidente nazionale dei Soroptimist d’Italia Cristina Greggio, che ha illustrato un quadro da ridisegnare sul fronte della parità. «Delle cinquanta federazioni sportive riconosciute dal Coni, solo due hanno una presidenza femminile, per cui a livello apicale c’è molto da fare per accrescere le pari opportunità. Con il nostro progetto nazionale Donne & Sport, al quale afferisce la promozione della Carta etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport, vogliamo quindi incontrare le associazioni sportive e le amministrazioni pubbliche tramite i 164 club Soroptimist International d’Italia, in modo da favorire delle politiche sportive capaci di includere, contrastare la violenza, e per garantire a qualsiasi età della donna un accesso paritario allo sport».

«Questo documento ricopre un ruolo molto importante nel diffondere la cultura delle pari opportunità, il linguaggio di genere inclusivo a tutela delle atlete – ha sottolineato Roberta Girelli, presidente di Soroptimist International club Verona -. E l’impegno delle amministrazioni territoriali è fondamentale per applicare questi valori insieme alle famiglie, agli sportivi, ai dirigenti, così da garantire contesti inclusivi e paritari».

La Carta etica dello sport femminile è stata realizzata da Assist con lo scopo di promuovere una cultura sportiva libera da stereotipi e pregiudizi fin dalla prima infanzia. Il documento chiede inoltre alle amministrazioni di offrire strutture e spazi idonei sul territorio, rispettosi delle esigenze delle atlete, amatoriali o professioniste che siano. Ad oggi sono più di centotrenta i Comuni italiani ad aver adottato la Carta dell’Associazione Nazionale Atlete. In Veneto hanno aderito Sarego (Vicenza), Zevio (Verona), Vicenza, Padova, Belluno, Treviso, e nel veneziano i Comuni di Meolo, Mirano e Portogruaro.

Cavaion Veronese è il primo Comune scaligero ad aver aderito grazie alla collaborazione del club veronese di Soroptimist International.