Pura bellezza. Una sintesi perfetta che ogni amante dei cavalli può senz’altro sottoscrivere. È questo il titolo scelto per l’edizione numero 127 di Fieracavalli, la manifestazione che da giovedì 6 fino a domenica 9 novembre vede darsi appuntamento a Verona tutti gli appassionati del mondo equestre italiano e mondiale. Punto centrale, pensato per i piccoli, è Future Riders, il Salone del Bambino ospitato nel Padiglione 1, un’area pensata per conoscere e far vivere da vicino la relazione con gli animali in un viaggio fatto di scoperta e di giochi. Tra le tappe imperdibili c’è allora il Borgo dell’Asino, uno spazio di 300 m² dove il Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale della Sicilia permette di scoprire caratteristiche, curiosità e talenti degli asini, con un particolare focus sulle razze panteco, grigio e ragusano. Gli asini, dunque, per decenni sottovalutati e trascurati, stanno guadagnando il riconoscimento che meritano: la loro sensibilità, pazienza e intelligenza li rende compagni ideali per attività terapeutiche e pedagogiche. Future Riders è anche luogo di inclusione e accoglienza: grazie all’iniziativa Autism Friendly di Fieracavalli, in collaborazione con Acque Veronesi, il Salone adotta strumenti di comunicazione visiva (CCA) e prevede un’area di decompressione sensoriale, pensata per garantire a tutti un’esperienza serena e accessibile. Insomma, se la fiera si conferma vetrina di eccellenza sul mondo sportivo e allevatoriale, è altrettanto vero che un numero sempre crescente di visitatori desidera scoprire i progetti focalizzati sulla relazione empatica e affettiva tra cavalli, asini e umani. Di certo, come dimostra la nascita di nuovi progetti educativi e terapeutici, cavallo e asino sono ormai universalmente riconosciuti come straordinari compagni di vita, capaci di offrire un supporto emotivo in situazioni di fragilità fisica e/o psicologica. Ma anche di stringere legami di amicizia leale e duratura, senza secondi fini. Aumentano, quindi, i frequentatori di fattorie didattiche e maneggi che permettano di condividere tempo di qualità in compagnia degli animali. Esseri viventi da comprendere, scoprire e conoscere con pazienza e lentezza. Ecco perché, nel ring del Padiglione 10, prende vita anche quest’anno l’Horse Friendly Arena, spazio riservato ad attività di addestramento e interpretazione del linguaggio del cavallo al naturale. Qui le migliori scuole del settore mostreranno al pubblico come la comunicazione e la comprensione dei comportamenti dell’animale siano le chiavi di lettura per costruire un rapporto autentico e armonico. E curiosando tra i padiglioni si potranno anche scoprire interessanti offerte turistiche che vedono nel cavallo e nell’asino preziosi compagni di viaggio. A fare da protagonista, in queste esperienze immersive e rigorosamente slow, è la fitta rete delle ippovie, diffuse ormai in quasi tutta Italia e create spesso sulla traccia delle antiche mulattiere. Percorsi lontani dagli itinerari più battuti e frequentati, adatti per sperimentare l’intensità della relazione che lega l’uomo agli animali. Un invito a rallentare, a disconnettersi e a mettere da parte la frenesia per riscoprire forme di comunicazione non verbale, ma profondamente significative. La presenza sempre più incisiva di simili progetti conferma, forse e finalmente, l’attenzione a una dimensione di benessere, umana e animale, a volte troppo trascurata. E consacra asini e cavalli, da sempre compagni di lavoro dell’uomo, preziosi e autentici compagni dell’anima.



