C’è Casa Tezon, un progetto unico in Italia A Veronella, apre il primo aprile

Il 1° aprile 2021 la Cooperativa Promozione Lavoro aprirà a Veronella la Comunità Terapeutica Riabilitativa Protetta “Casa Tezon”, una struttura finalizzata al recupero sociale e lavorativo di donne affette da patologie psichiatriche e autrici di vari reati.
Si tratta di una Comunità Terapeutica Riabilitativa Protetta che accoglie esclusivamente utenti di sesso femminile, autrici di varie tipologie di reati e affette da forme di patologie psichiatriche stabilizzate, con un accertato, seppur attenuato, grado di pericolosità sociale. Le utenti provengono dalle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza detentive (REMS) ovvero dal territorio tramite l’Autorità Giudiziaria. Il progetto Casa Tezon nasce dalla lettura di un bisogno sanitario presente in Italia e dall’idea di dare vita ad un nuovo servizio sperimentale, unico nel territorio nazionale, poiché non vi sono strutture protette dedicate solo alle donne. L’obiettivo è quello di diventare un riferimento in Italia ed un esempio da imitare per risolvere questo tipo di problematiche. L’Equipe Sanitaria multi-professionale è coordinata da uno psichiatra, con il ruolo di Direttore Sanitario, che si avvale della collaborazione di psicologi, educatori, criminologi, assistenti sociali, infermieri ed operatori socio sanitari. La Comunità Terapeutica è collegata all’omonima Fattoria Sociale che offre percorsi di cura basati su attività agricole. L’obiettivo è quello di ridurre la pericolosità sociale delle utenti, favorendo percorsi di reinserimento nel territorio di Veronella e limitrofi, con la prospettiva di un ritorno ai territori di provenienza. Le attività, di natura sanitaria, psicologica, educativa, riabilitativa, sociale e formativa, verranno svolte sia all’interno che all’esterno della Comunità. Ci si propone di far vivere alle utenti delle esperienze lavorative e sociali dove affinare le proprie abilità lavorative e ritrovare la fiducia in un futuro reinserimento nella società civile. La Comunità può accogliere fino a 16 pazienti, in attuazione della DGRV 208/20, di cui due residenti nella Regione Veneto. L’attività del Centro inizierà con una serie di incontri di formazione per il personale della nuova struttura con l’obiettivo di approfondire le tematiche inerenti le patologie psichiatriche e gli aspetti giuridici connessi, la gestione delle crisi emotive e gli episodi di aggressività, la prevenzione del rischio clinico e la sicurezza dei lavoratori. Il 15 aprile è previsto l’inserimento della prima utente del Servizio.