Oltre quattromila persone hanno già firmato la petizione “Verona ha fame di cultura, non di centri commerciali”, chiedendo che l’area degli ex Magazzini Generali venga ripensata per il bene comune. La chiusura di Eataly, prevista per il 3 agosto, è l’occasione per ripensare radicalmente il futuro dell’area. Non si tratta solo di cambiare un inquilino. Si tratta di capire, si legge in una nota del Movimento Civico, che una visione economica e culturale centrata esclusivamente sul profitto non ha funzionato. Gli scaffali vuoti, i 33 dipendenti da ricollocare, i mesi di svendite, parlano chiaro. Non ha senso continuare su una strada che ha mostrato tutti i suoi limiti. Questa esperienza dovrebbe piuttosto aprire una riflessione profonda su cosa non ha funzionato e su come ripensare il futuro dell’area con uno sguardo più lungimirante e condiviso.