C’è l’ appello a Zaia per il caso dei Pfas

“Dopo i primi risultati diffusi da Greenpeace e Mamme No Pfas che hanno confermato la contaminazione da Pfas di molti alimenti, è indispensabile un nuovo monitoraggio da parte della Regione, che comprenda anche falde, acque di superficie e terreni, allargato dalla zona rossa a quella arancione. E stavolta deve essere reso tutto pubblico, senza che ci sia bisogno di un intervento della magistratura”.
È la richiesta del Partito Democratico che ha depositato una mozione che ha come primi firmatari i consiglieri Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni. “Stiamo parlando della più grande contaminazione da Pfas in Europa sia per la vastità dell’area e dei Comuni interessati tra le province di Vicenza, Verona e Padova, che per il numero di persone coinvolte”.
“I prelievi del precedente monitoraggio risalgono al 2016 e 2017 e i risultati sono allarmanti, poiché confermano una contaminazione su vasta scala. E su questo la Regione ha preferito tacere, rifiutandosi anche di fornire i dati delle analisi e rendendo necessario un ricorso al Tar. Nel frattempo l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha rivisto più volte al ribasso i limiti di tollerabilità di assunzione, indicando nel 2020 come tetto settimanale tollerabile quello di 4,4 nanogrammi per kg di peso corporeo. Una soglia superata più volte”