Verona si affida alla musica per ricordare Pier Paolo Pasolini a 50 anni dalla morte. Nello stesso giorno del suo assassinio, 2 novembre, il Teatro Camploy ospita una serata, a ingresso libero, dedicata a un aspetto suggestivo della personalità di questo grande e profetico poeta e pensatore: il suo legame con la musica e in particolare con la canzone. Sotto il titolo «Tutto il mio folle amore», da un verso della sua famosa «Cosa sono le nuvole» cantata da Modugno, un gruppo di operatori musicali e culturali di Verona, in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune e il Teatro Modus, ha scelto di non dimenticare questa ricorrenza concentrandosi, fra le tante anime di Pasolini, su quella di cultore di musica e intenso autore di testi per canzoni. Alla forma-canzone era infatti molto sensibile, al punto che una delle prime raccolte di canti popolari pubblicate in Italia in tempi moderni è stato nel 1955 il suo «Canzoniere Italiano» in 2 volumi. A cura di Enrico de Angelis, con i suoi commenti in scena, si offre per l’occasione una selezione delle varie canzoni esistenti a firma Pasolini, con la voce storica di Grazia De Marchi, sorretta da musicisti specializzati quali Giannantonio Mutto al pianoforte (anche trascrittore e arrangiatore), Luca Degani alla fisarmonica, Pier Brigo al contrabbasso e Sbibu alle percussioni, con letture in tema di Michele Vigilante. Si tratta sia di testi scritti da Pasolini espressamente perché diventassero canzoni su musiche di vari compositori, sia di suoi testi musicati a posteriori da musicisti e cantautori. Tra le firme che hanno messo in musica le sue parole si possono citare Domenico Modugno, Sergio Endrigo, Giovanna Marini, Piero Umiliani, Piero Piccioni, Carlo Rustichelli, Manos Hadjidakis. Ancora altri artisti hanno poi dato voce nel tempo a questo repertorio, da Alice a Laura Betti, Gabriella Ferri, Petra Magoni, Stefano Bollani, Avion Travel, Negramaro, Simone Cristicchi, Paolo Benvegnù, Dolcenera, Daniele Silvestri-Niccolò Fabi-Max Gazzè, e tanti altri. Grazie a questa eterogeneità musicale, ne esce uno spettacolo di forme e stili assai variegati. La nostra città si raccoglie dunque al Camploy domenica 2 novembre, con inizio alle 21, per ricordare in musica questo grande intellettuale che ha segnato la vita civile della nostra epoca.
Home Cultura e Spettacolo C’è la musica per ricordare Pasolini. Una selezione delle varie canzoni esistenti...



