C’è l’acqua che sa di cloro. La verifica di Ags: cittadini tranquilli nessun rischio per la salute

In seguito a recenti segnalazioni, da parte di alcuni utenti relative, a un aumento della percezione di cloro nell’acqua a Sant’Ambrogio di Valpolicella, in stretto contatto con l’Amministrazione comunale e con il sindaco Roberto Zorzi, sono state eseguite da parte di AGS spa ulteriori verifiche a tappeto, con prelievi ed analisi specifiche al fine fugare qualsiasi dubbio sulla bontà e potabilità dell’acqua erogata. «Desidero rassicurare la cittadinanza che non vi è alcun rischio per la salute e che la qualità dell’acqua distribuita rimane pienamente conforme ai requisiti di legge e ai migliori standard di qualità» – ha tenuto a precisare il presidente di AGS Angelo Cresco. L’acqua distribuita nel Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella è costantemente monitorata da AGS, gestore del sistema idrico integrato e dagli enti sanitari pubblici, garantendo piena sicurezza e conformità alla normativa vigente. La presenza di cloro nell’acqua è un presidio fondamentale di tutela sanitaria e rappresenta un indicatore di sicurezza e salubrità. Eventuali variazioni di odore o sapore riconducibili al cloro, pur percepibili per certi periodi e in alcune zone, non sono nocive per la salute. Nell’ambito delle attività di miglioramento e sviluppo dei Piani di Sicurezza dell’Acqua previsti dalla normativa, possono verificarsi lievi variazioni del dosaggio del cloro in rete. Questi adeguamenti, gestiti e controllati, hanno lo scopo di assicurare una protezione ottimale della rete idrica e di mantenere elevati standard di qualità dell’acqua distribuita. I valori di cloro rilevati sono pienamente conformi alla normativa e, anzi, risultano inferiori ai valori minimi consigliati dalle linee guida nazionali. AGS adotta un approccio prudenziale volto a utilizzare la minima quantità di disinfettante necessaria, garantendo al tempo stesso un’efficace protezione lungo tutta la rete. La percezione di un leggero odore di cloro è quindi da considerarsi normale e rappresenta un segnale della continua attenzione posta alla sicurezza e alla qualità dell’acqua potabile.