Un nuovo studio dell’Università di Verona getta nuova luce sul ruolo del sistema immunitario nella malattia di Alzheimer svelando un inatteso “tradimento” delle cellule difensive del nostro organismo. Le stesse cellule T che normalmente ci proteggono da virus e infezioni diventano, in alcune circostanze, capaci di danneggiare i neuroni e alimentare i processi neurodegenerativi alla base della malattia. È questa la scoperta al centro della ricerca intitolata “Le cellule T CD103-CD8+ promuovono l’infiammazione neurotossica durante la malattia di Alzheimer attraverso la via di segnale granzima K – PAR-1”, realizzata dal gruppo guidato da Gabriela Constantin, prorettrice alla Ricerca di ateneo e docente di Patologia generale del dipartimento di Medicina diretto da Domenico Girelli. e i cui risultati sono stati di recente pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature Communications.



