Cinture allacciate. Botta e risposta tra maggioranza e opposizione sul Catullo Giornata importante per il rilancio dell’aeroporto veronese. I soci pubblici, guidati dal sindaco Sboarina, hanno deciso di partecipare all’aumento di capitale, premessa fondamentale per la ripartenza dello scalo, dopo un periodo di grande sofferenza...

“Un risultato eccellente che i soci pubblici abbiano fatto sintesi tra loro e abbiano deciso di investire le proprie risorse per il rilancio del Catullo, come auspicato dalla Lega. Sostenere l’aumento di capitale per l’intero del valore azionario di ciascuno è diventato oggi un impegno morale ed etico più vincolante a qualsiasi obbligo giuridico o societario. È nell’interesse di Verona che i soci pubblici si muovano in questa unica direzione”. E’ il commento del commissario provinciale della Lega Nicolo Zavarise, a margine della conferenza stampa in cui i soci pubblici di Aerogest hanno confermato le proprie intenzioni di sostenere l’aumento di capitale, mettendo in liquidazione la società.
«Ritengo – sottolinea Giuseppe Riello, presidente della CCIAA – che l’Aerogest rappresentasse una felice intuizione, una holding innovativa che permetteva a più soci pubblici di coordinare le loro politiche ed azioni, e che la legge Madia non fosse da applicare in questo caso. I pareri chiesti hanno avuto un esito diverso, e noi ci adeguiamo, ma lo spirito di quella holding non deve venire meno. Adesso abbiamo la possibilità di dotare il Catullo dei mezzi finanziari necessari per adeguarsi al futuro con uno scalo riammodernato, più funzionale e bello. Abbiamo poco tempo davanti dato che dovrà essere tutto pronto ben prima del 2026 quando ci saranno le Olimpiadi invernali».

«Ricordiamoci come è nata questa vicenda e a quale livello era purtroppo arrivato il nostro scalo. Oggi noi investiamo con decisione negli asset della città – aggiunge Federico Sboarina – che sono la premessa indispensabile per la ripartenza dell’economia, il Catullo e la Fiera in primis che da sola garantisce un indotto di circa 800 milioni€. E’ evidente che all’impegno pubblico deve affiancarsi quello privato (così come quello di tutti i soci attuali, compresi quelli più piccoli): dobbiamo sederci attorno a un tavolo e fissare delle nuove regole. Tutto quello che decidiamo di fare per la crescita del Catullo va fatto alla lettera senza esitazioni».

“La decisione conferma che i soci pubblici di Aerogest sosterranno l’aumento di capitale è una notizia molto positiva per il rilancio dell’aeroporto Catullo, che va nella direzione auspicata dalla Lega”. Lo afferma il deputato e coordinatore cittadino della Lega Vito Comencini, che sottolinea: “Alla luce del risultato raggiunto risulta determinante il lavoro svolto per costruire questa sinergia. Come Lega abbiamo giocato una partita importante anche attraverso il punto di raccordo costituito dalla seconda commissione di Palazzo Barbieri, presieduta dal consigliere comunale della Lega Alberto Zelger, che nei mesi scorsi ha convocato un ciclo di incontri coinvolgendo i principali attori. Ora che il Catullo avrà i mezzi finanziari per diventare un aeroporto moderno occorre continuare a fare squadra e non interrompere la strada del dialogo che ci sta portando sulla giusta strada”.
“In materia di infrastrutture e trasporti sul nodo di Verona ci sono molte partite aperte a livello regionale,” aggiunge la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti. “Parliamo dell’alta velocità, della Statale 12, della Grezzanella, ma soprattutto del progetto di collegamento ferroviario al lago di Garda che la Regione ha lanciato lo scorso anno e per cui chiede vengano stanziate urgentemente le risorse per avviare la progettazione dello studio di fattibilità tecnica economica. Un progetto che ha forti finalità turistiche, necessarie allo sviluppo di Verona e provincia”.