Collettore, un lavoro da completare Borchia: “Spinta decisiva per il futuro del Lago”. Gelmetti: “Segnale politico fortissimo”

“Dopo anni di lavoro e qualche promessa disattesa, finalmente la prospettiva di continuare i lavori per il collettore del lago di Garda diventa realtà: grazie a 50 milioni assegnati al Ministero dei trasporti e delle infrastrutture, ora serve l’impulso per completare i lavori”. Così Paolo Borchia, segretario provinciale della Lega veronese e capodelegazione al Parlamento europeo. “Questo è una spinta decisiva per il futuro del lago raddoppiando le risorse a disposizione: 35 milioni saranno resi disponibili per quest’anno, 15 per il prossimo. Ora serve velocizzare i lavori, in particolar modo auspico che anche nella sponda bresciana il cronoprogramma venga velocizzato. Un grandissimo ringraziamento va rivolto al Ministro Matteo Salvini, che, nonostante la scarsità di risorse e l’aumento dei prezzi delle opere, ha lavorato in silenzio per mesi garantendo una prospettiva per il completamento del collettore”. “È il frutto di un impegno costante – dichiara Matteo Gelmetti – iniziato più di due anni fa con interlocuzioni dirette con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, portato avanti sempre in accordo con i 20 sindaci del territorio gardesano, con il presidente di AGS Cresco e con il direttore generale Voi. Insieme abbiamo costruito un fronte coeso, rappresentando in modo unitario le esigenze di un territorio che non può più attendere.” Il passaggio chiave è stato il confronto con il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, con il quale è stata concertata l’individuazione delle risorse. Da questo confronto è scaturito l’emendamento del relatore al provvedimento di bilancio, ovvero un emendamento espressione diretta del Governo. “Si tratta – sottolinea Gelmetti – di un segnale politico fortissimo: il Governo riconosce la strategicità del collettore del Garda per la salvaguardia ambientale e lo sviluppo sostenibile dell’intero bacino. Ora serve solo completare l’iter parlamentare e dare finalmente il via a un’opera attesa da anni.”