“Comuni-Chiamo’’, un’app per la città Vicenza e Treviso gestiscono già i problemi segnalati dai cittadini. Verona che fa?

Quanto è difficile la gestione di una città? La campagna elettorale continua e i colpi bassi non mancano. Decoro e sicurezza sono al centro del dibattito. Tosi qualche giorno fa ha pubblicato i primi risultati del suo “dillo a Flavio” (un canale che il candidato sindaco ha aperto da qualche mese per raccogliere via mail le segnalazioni dei cittadini sulla gestione del territorio).
Raccogliere le segnalazioni dei cittadini via mail serve davvero a risolvere i problemi? O è solo un modo di fomentare malcontento e rabbia? Di alimentare istinti “di pancia”?
Abbiamo intervistato Gilberto Cavallina, co-founder e CEO dell’azienda Comuni-Chiamo, che ha aiutato città del Veneto come Vicenza e Treviso a gestire i problemi segnalati dai cittadini, non solo rendendo gli uffici comunali più efficienti, ma anche agevolando la partecipazione della cittadinanza alla vita del Comune.
Perché altri Comuni del Veneto hanno deciso di aderire a questo progetto?
Una segnalazione comunicata al Comune via Facebook o via mail richiede più passaggi per essere gestita rispetto ad una inviata direttamente all’ufficio preposto: sia perché il canale non è “nato per fare quello” sia perché per sua natura induce a scrivere segnalazioni meno precise e dettagliate. I cittadini hanno bisogno di strumenti snelli, veloci e precisi. Un’app in cui possono caricare foto e in cui la posizione precisa è rilevata in automatico dal gps è il mezzo ideale per farlo. I Comuni che hanno aderito lo hanno fatto perché hanno deciso di voler ascoltare i propri cittadini e coinvolgerli nella lunga strada verso il miglioramento. La partecipazione è la chiave per rilanciare gli enti locali e guardare al futuro.
Ma è sufficiente un’App?
Lo diciamo da tanti anni: il problema principale degli uffici comunali non è raccogliere le segnalazioni, bensì gestirle. Lo strumento tecnologico è ideale in questo, perché consente di far arrivare la segnalazione direttamente nel “posto giusto”, con le informazioni corrette, abbreviando notevolmente i tempi di gestione e permettendo di seguire lo stato di avanzamento della pratica, monitorando ogni passaggio.
Tanti Comuni ancora si limitano a ricevere le mail, stamparle,… e lasciarle sulla scrivania. Noi crediamo che la Pubblica Amministrazione possa davvero diventare più efficiente con gli strumenti giusti.
Perché pensi che un’App sia necessaria a Verona?
Non penso sia necessaria a Verona, penso lo sia ovunque. Le persone si sfogano su Facebook, sui social, dove trovano visibilità. I social, i like ai post arrabbiati e frustrazione fomentano malcontento. I cittadini hanno ragione a sentirsi delusi quando non vengono ascoltati: ma noi crediamo nella necessità di costruire e incentivare la collaborazione. Quest’anno anche a Milano con il Wired Next Fest si parlerà del futuro della democrazia: non è anche questa democrazia? Partecipare, collaborare, ascoltare, sforzarsi di capire.