Con i nove comandamenti di Riello. Il consiglio generale di Confindustria approva il programma Designato presidente fino al 2029. Una visione ispirata ai valori dell’innovazione

Il sostegno alla competitività industriale non può prescindere da una visione sistemica e da un’azione collettiva, che metta al centro l’impresa come motore di crescita, innovazione e coesione economica del territorio. È questo il principio cardine su cui si snoda il programma che Giuseppe Riello, presidente designato di Confindustria Verona per il quadriennio 2025/2029, ha presentato questa sera al Consiglio Generale insieme con la squadra dei Vicepresidenti. Nove le linee programmatiche lungo le quali si articola il programma nel quale si delinea la visione per il prossimo quadriennio di presidenza. Una visione ispirata ai valori di innovazione, collaborazione e responsabilità sociale che hanno sempre contraddistinto l’associazione. Ed è in questo senso che saranno sviluppate l’internazionalizzazione e l’attrazione degli investimenti come risorse fondamentali per mantenere la competitività territoriale; le infrastrutture in rapporto diretto tra sistema produttivo e sistema pubblico locale consapevoli che solo un dialogo costante può promuovere il territorio e generare valore condiviso; il turismo e la cultura d’impresa con l’ambizione di trasformare la vocazione culturale e turistica del territorio in un asset competitivo stabile, capace di generare valore, occupazione qualificata e attrattività internazionale; la semplificazione burocratica e riforme a supporto delle imprese; la sostenibilità e innovazione responsabile per promuovere un modello di sviluppo in piena coerenza con le strategie e le normative europee del Green Deal; la valorizzazione del capitale umano elemento strategico e fondamentale per garantire la crescita, la sostenibilità e la coesione del sistema produttivo veronese; il rafforzamento della rappresentanza associativa; la tutela e promozione del sistema industriale veronese dedicando attenzione particolare a capitoli strategici di mutamento degli scenari per intercettare ed analizzare i fenomeni che si presenteranno e le relazioni industriali per costruire un modello avanzato e condiviso di dialogo sociale, capace di coniugare le esigenze di flessibilità e competitività delle imprese con la tutela dei diritti e delle aspettative dei lavoratori, nel rispetto dei valori di responsabilità, inclusione e partecipazione. “Ringrazio i colleghi che hanno deciso di condividere questo programma e gli imprenditori che hanno scelto di mettersi in gioco come Vicepresidenti – ha dichiarato Giuseppe Riello, presidente designato – Il momento che stiamo vivendo richiede responsabilità e la consapevolezza che in un contesto così complesso diventa essenziale adottare politiche concrete, capaci di rispondere con lucidità e coraggio alle sfide che ci attendono. È con questo spirito che la nostra azione si orienterà verso il rafforzamento del tessuto imprenditoriale, promuovendo un ambiente economico e sociale che sia realmente favorevole alla competitività, al progresso e al benessere condiviso”. Dopo l’approvazione di questa sera da parte del Consiglio Generale, l’atto finale spetterà all’assemblea privata del prossimo 5 giugno.

La squadra

Ecco gli 8 vicepresidenti: Marco Dalla Bernardina, Direttore operativo Dalla Bernardina F.lli Srl; Carlo De Paoli, Presidente In Job; Denis Faccioli, Presidente Tecres; Filippo Girardi, Presidente e AD Midac; Silvia Nicolis, Amministratore Lamacart Recycling; Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director Coca-Cola HBC Italia; Lorenzo Poli, Presidente e AD Cartiere Saci; Denis Venturato, Presidente e AD Samo. Completano il consiglio di presidenza Tiziana Recchia e Chiara Brentegani.