Inaugura venerdi 19 settembre l’ottava edizione del Festival Grenze-Arsenali Fotografici, il festival Internazionale di Fotografia che coinvolge il quartiere di Veronetta e il Bastione delle Maddalene in contemporanea con il Tocati. «Un progetto espositivo che si consolida ogni anno di più sottolinea l’assessora alla Cultura Marta Ugolini con collaborazioni nazionali ed internazionali davvero impor-tanti, il cui filo conduttore restano le fotografie, i fotografi e le storie che si raccontano. Di particolare pregio le scelte curatoriali di Francesca Marra e Simone Azzoni, nonché le scelte localizzative che portano a Veronetta e nella cinta muraria cittadina un progetto espositivo articolato, dove il contesto urbano e monumentale si fonde con le fotografie, creando un’esperienza visiva e sensoriale unica per lo spettatore». Il concept di quest’anno é ”Anfällig”, cagionevole, vulnerabile, fragile, da un momento all’altro può cadere o ricadere. Non siamo del tutto guariti ma ritorniamo nel mondo con una nuova delicatezza. Il concept di Grenze 2025 pensato dalla direzione artistica di Francesca Marra e Simone Azzoni propone di esplorare la debolezza insita nelle cose, nelle persone e nelle situazioni quotidiane. Interpretare come la fragilità si manifesti, sfumando il confine tra la vita e la sua instabilità. «Cagionevole» dal latino causionabilis, «che può essere causato». Siamo indeboliti dalle incertezze, influenzati, e influenzabili dal dubbio. Precari, con l’equilibrio sempre in bilico. Difficile affrontare le sfide con stabilità e forza, fermezza. Nell’apparente sicurezza, siamo minacciati e non possiamo resistere. «Cagionevole» diventa così l’esposizione nuda alla bellezza nella debolezza, senza nascondere la sofferenza o l’incertezza che essa comporta. La fotografia diventa uno strumento per trasformare la fragilità in parte essenziale e inevitabile della nostra u-manità. Festival è organizzato in collaborazione con l’ assessorato ai Rapporti UNESCO e l’assessorato alla Cultura Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri del Co-mune di Verona. Ad affiancare la direzione artistica ci sarà la curatela di Erik Kessels artista, designer e curatore olandese. Colleziona fotografie che trova nei mercati delle pulci, nelle fiere, nei negozi dell’usato, ricontestualizzandole e pubblicandole con KesselsKramer Publishing. «Un maestro nel trovare vecchi album di famiglia, mostrandoceli sotto un nuovo volto, nella loro mondana bellezza e stranezza. E’ interessato dalle storie contenute nelle fotografie, piuttosto che dalle fotografie in sé». Progetto d’eccezione all’ottava edizione del festival sarà Vida Detenida di Pedro Almo-dóvar. La mostra in esclusiva assoluta per l’Italia, raccoglie Still Life di oggetti quotidiani tolti dallo splendore del Pop cinematografico del regista spagnolo e abbandonati ad un riposo, ad una quiete domestica che ne rivela la malinconica e solitaria natura.
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