Controllo del territorio, c’è un tavolo. Riunione in questura in vista del ponte del 2 giugno Quattro pilastri per la messa a punto del piano della sicurezza

foto martin

Si è tenuto questa mattina, in Questura, in vista delle festività del 2 giugno, un tavolo tecnico convocato dal Questore della Provincia di Verona un tavolo tecnico convocato dal Questore della Provincia di Verona al quale hanno preso parte rappresentanti della Questura, del Compartimento di Polizia Ferroviaria per Verona ed il Trentino Alto Adige, della Sezione di Polizia Stradale, del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri – e delle rispettive Compagnie di Verona e di Peschiera del Garda – del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, dei Comandi di Polizia Locale di Verona e di Peschiera del Garda, nonché gli operatori del servizio ferroviario. Nel corso della riunione tecnico-organizzativa sono state sviluppate le sinergie operative per i numerosissimi appuntamenti previsti sul territorio provinciale e che includeranno il ponte del 2 giugno, ovvero venerdì, sabato e domenica. Quattro i pilastri del piano di sicurezza messo a punto: 1. Intelligence: la D.I.G.O.S., in sinergia con gli Uffici della Polizia di Stato di tutte le province interessate, sta analizzando la gran mole di informazioni acquisite sia sui canali social che su quelli più strettamente di polizia, al cui esito verranno svolte conseguenti attività di approfondimento e prevenzione. 2. “No ticket no party”: il Dirigente del Compartimento Polfer, dott. Eugenio Vomiero, appronterà un piano di sicurezza di specialità – ovvero della Polizia Ferroviaria – che garantirà la messa in sicurezza dei convogli – compreso il regolare pagamento del biglietto – e attiverà, per la parte di competenza, tutte le aziende del trasporto ferroviario che operano in stazione e per garantire i treni. In particolare, sarà richiesto loro un adeguato e funzionante sistema di videosorveglianza in tutto l’ambito ferroviario, treni compresi. 3. Responsabilizzazione: le forze di polizia cureranno con particolare attenzione la fase di prevenzione, valutando anche identificazioni dei gruppi ritenuti più a rischio, con il preciso scopo di scoraggiare meccanismi di deresponsabilizzazione forieri di azioni di gruppo che generino turbative per l’ordine pubblico. 4. Salvaguardia di socialità ed imprenditorialità: i servizi saranno improntati ad una rilevante capacità di controllo del territorio con l’intento di garantire il rispetto di quelle regole che sono la precondizione per vivere il territorio e tutelare la legittima aspirazione d’impresa.