“Così l’Italia perde il turismo russo” Valdegamberi affonda il colpo: “Cosa aspetta il Governo ad approvare lo Sputnik?”

“Voli dalla Russia per l’Italia cancellati e il turismo dell’Est Europa ridotto a zero fino a quando il vaccino russo Sputnik verrà approvato. Un limite, quindi, all’arrivo dei turisti dalla Federazione Russa e dagli oltre 80 Paesi che hanno utilizzato il vaccino Sputnik, turisti che per il Veneto, come per le altre regioni, sono una risorsa
irrinunciabile”.
Così in un una nota il Consigliere Regionale Stefano Valdegamberi presidente dell’associazione Vale Verona. “Il paradosso è che gli italiani possono andare in Russia e non viceversa. La lezione, a tal riguardo, ci è giunta qualche giorno fa, quando, giustamente, difendendo i propri interessi e muovendosi in tempo, lo Stato di Israele ha riconosciuto la vaccinazione con Sputnik per i turisti in arrivo, con l’aggiunta di un tampone, accogliendo così la grande risorsa turistica proveniente dalla Federazione Russa” spiega ancora Valdegamberi.
“Purtroppo l’Italia, come sempre, quando si tratta di fare i propri interessi o dorme o arriva tardi” affonda. “Pertanto, è necessario che la Regione Veneto e i Parlamentari veneti affrontino con urgenza questo grave problema”.
“Solo all’aeroporto di Verona arrivava dalla Russia un volo al giorni che si moltiplicata per due o per tre nel periodo invernale pre e post-natalizio. Ora vi è un solo volo settimanale. Attualmente gli operatori Russi stanno programmando l’estate verso tutte quelle destinazioni aperte: Grecia, Turchia, Croazia ecc., trascurando l’Italia”.
Il turismo russo rappresentava per il territorio veronese un turismo di alto livello che portava sul territorio clienti con alta propensione alla spesa e frequetatori delle località del turismo invernale. “L’impatto negativo si fa sentire soprattutto per i negozi dell’abbigliamento e dei beni di lusso oltre che sulle stazioni sciistiche del Triveneto”.