Si accendono i motori. Così si apre il fronte dei poli logistici. Un’interrogazione dei 5 Stelle punta il dito sulla Marangona e sulla Transpolesana Sabato a mezzogiorno scade il termine per il deposito di nomi e simboli in Tribunale. Così si affollano le iniziative. In casa della Lega è già stato tutto deciso, mentre c’è ancora attesa per quello che accadrà con le caselle di Fratelli d’Italia

Si accendono i motori della campagna elettorale per le regionali del Veneto previsto il 23 e 24 novembre: programmi e presentazioni dei candidati. Sabato a mezzogiorno scade il termine per il deposito di nomi e simboli in Tribunale. Intanto si affollano le iniziative. Per esempio Forza Italia con il coordinatore regionale Flavio Tosi e il ministro Bernini sarà venerdì prima a Belluno e poi a Treviso. A Verona la presentazione della lista sarà all’inizio della prossima settimana. Mentre per la Lega è già stato tutto deciso con Matteo Pressi che entra in lista superando al fotofinish Flavio Pasini, c’è ancora attesa per quello che accadrà in casa di Fratelli d’Italia dove si devono ancora completare le ultime caselle. L’ultima parola, si dice, spetta a Roma, ma a chi? A Meloni o a La Russa? Alleanza Verdi e Sinistra ha messo a punto la lista ormai pronta con candidato l’assessore Michele Bertucco. II Movimento 5 Stelle dovrebbe aver ritirato lo slogan presentato nei giorni scorsi dopo le proteste anche dei suoi alleati del campo largo (Vaffan- Zaia) e si concentra sui programmi aprendo per esempio il fronte della indigestione da logistica che sta caratterizzando il Veneto. E’ stata infatti presentata una interrogazione parlamentare dal deputato del M5S Enrico Cappelletti: l’espansione dei poli logistici ha assunto una dimensione sistemica, con impatti territoriali, ambientali, viabilistici, climatici non adeguatamente valutati. In particolare il M5S punta il dito sulla Transpolesana e la Marangona. «Negli ultimi anni, il Veneto è diventato epicentro di tale trasformazione territoriale accelerata e spesso incontrollata. Infatti lungo l’asse della SS434 Transpolesana, da Verona a Rovigo, si è innestata una vera e propria ”febbre della logistica”. Una corsa che investe piccoli comuni, anche molto piccoli, travolge pianificazioni e produce impatti non gestibili localmente. Per Verona la questione è legata allo sviluppo della Marangona, ma la delibera è stata decisa dall’amministrazione Tommasi di centrosinistra e per le regionali ci sarebbe il campolargo con i Cinquestelle… Mah I grillini fanno notare il proliferare dei poli logistici, oltre alla Marangona: tra gli esempi recenti ci sono nuovi poli a Lavagno, Oppeano e Nogarole Rocca, che ospita un importante hub di Zalando. Nel comune di Nogarole Rocca con 3.800 residenti gli addetti alla logistica sono circa 5.000; nel comune di Zevio vi è un polo da 127.000 mq. Nel comune di Isola Rizza con 140.000 mq coperti, 206.000 utilizzati, su una strada che è provinciale ma inadeguata. E poi nel Comune di Verona, Verona Logistics Park: un complesso che ospita magazzini e diverse aziende del settore, come ad esempio il magazzino di Torello nell’ex Area ex Biasi. Lungo la Transpolesana, poi, ”insistono diversi operatori logistici: nel comune di Castelguglielmo (RO), un paese da 1.500 abitanti, vi è il polo Amazon da 200.000 mq e con 2.000 addetti”.

Ma la sanità pubblica resta penalizzata. Il Pd pone l’accento sulla situazione del polo ospedaliero dell’Ulss 9 nell’Est Veronese

A questi possiamo aggiungere, proseguono i Cinquestelle, altre strutture nel comune di Granze di Camin (PD) su 150.000 mq su terreni agricoli. e dal 2021 al 2024 il consumo di suolo in Veneto ha tenuto un trend in crescita che non è casuale, ma sistemico. Con la legge regionale veneta n. 55/2012, è stato consentito di adottare varianti urbanistiche semplificate per impianti di grande impatto, spesso giustificati come ”di indiscusso rilievo pubblico” senza una verifica sostanziale, come denunciato da diverse Associazioni e comitati di cittadini. Una contraddizione che favorisce chi consuma di più penalizzando la pianificazione. Insomma, sarebbe in atto una deregulation che sta trasformando il territorio facendolo diventare un grande magazzino ”con notevoli impatti negativi sul territorio, questi mostri di logistica creano bolle di calore, inquinamento atmosferico e acustico, diurno e notturno, problemi viabilistici su strade Provinciali e comunali che non rispondono ai requisiti di sicurezza della Comunità Europea (ci sono zone in cui i comuni sono costretti a ridurre a 30 KM orari il transito di tutti i mezzi) ma ancor più ci preoccupa un consumo di suolo abnorme che non consente la permeabilità e che le opere di compensazione sono risibili. Riteniamo inoltre sia necessario sospendere l’approvazione di altri poli logistici, in attesa di nuove efficaci regolamentazioni”. Dalla logistica alla sanità: sabato 25 alle 11 presso il Bar Europa di Corso Italia 7 a San Bonifacio si svolgerà un incontro pubblico dedicato a uno dei temi più sentiti dai cittadini: la sanità pubblica e i servizi territoriali. Gianpaolo Trevisi ed Elisa La Paglia discuteranno con la senatrice Beatrice Lorenzin delle sfide e delle opportunità legate al futuro del sistema sanitario regionale. L’iniziativa, inserita nel calendario degli eventi della campagna per le Elezioni Regionali Veneto 2025, promossa dalla coalizione a sostegno di Giovanni Manildo Presidente, sarà un momento di confronto aperto su come rilanciare e rafforzare la sanità pubblica, ridurre le disuguaglianze di accesso alle cure e valorizzare i servizi territoriali e di prossimità. San Bonifacio ospita un importante polo ospedaliero per il comprensorio dell’est veronese, frutto dello sforzo unitario di questo territorio per garantire l’accessibilità alle cure dei suoi cittadini. Tuttavia, osserva il Pd, in questi anni la struttura è stata penalizzata nel completamento della sua offerta e del suo sviluppo e oggi accusa una drammatica carenza di personale e strutturale come molti altri ospedali pubblici del territorio veronese. Restando nella coalizione di centrosinistra per Manildo presidente, Anna Lisa Nalin, insieme al Presidente della Prima Circoscrizione Lorenzo Dalai, candidati al Consiglio Regionale del Veneto nella circoscrizione di Verona (Nalin è capolista di Uniti per Manildo), intervengono nel dibattito sulla nuova sede della Fondazione Sportiva Marcantonio Bentegodi, esprimendo pieno sostegno alle richieste della presidenza. ”La Fondazione Bentegodi necessita e merita una sede all’altezza del suo ruolo storico e sociale per la nostra città. Da troppo tempo si cerca di stringere i tempi per trovare una nuova sede per la Fondazione, fondata nel 1868 e conta su migliaia di iscritti”, dichiara Nalin. ”Le strutture attuali non rispondono più agli standard moderni di sicurezza, accessibilità e sostenibilità energetica necessari per un’attività sportiva di qualità”. La candidata sottolinea come ”l’ipotesi dell’area ex Cartiere, recentemente emersa nel dibattito cittadino, meriti seria considerazione”.