Franco Bonfante segretario Pd è molto critico. «La composizione della Giunta Stefani è sbilanciata a favore di Padova; Verona è destinata ad essere marginale nelle decisioni come negli ultimi 15 anni. Come Pd veronese facciamo i più sinceri e cordiali auguri di buon lavoro alla nuova giunta regionale veneta, e in particolare a Diego Ruzza, unico veronese nominato. Ma non possiamo non rilevare questa clamorosa sproporzione nella rappresentazione dei territori, con quello padovano che conquista di fatto quattro assessorati, oltre al presidente, lasciando alle altre province un solo rappresentante. Le nomine di Massimo Bitonci, già sindaco di Padova; di Filippo Giacinti, sindaco di Albignasego (Padova); di Elisa Venturini, già sindaca di Casalserugo (Padova) e consigliere regionale uscente e di Gino Gerosa, figura accademica incardinata nell’ateneo patavino da circa 25 anni, configurano una ripartizione profondamente squilibrata da ogni punto di vista, che lascia sul campo tutte le promesse della vigilia. Il tentativo di confondere le acque inserendo Elisa De Berti, alla quale va la nostra solidarietà, nell’elenco anche se non assessore, si configura come il tipico ‘tacon pezo del buso’. Il primo passo della nuova giunta Stefani suggerisce dunque che per il territorio veronese non cambierà nulla rispetto ai tre mandati di Zaia: Verona resterà marginale nelle decisioni e nelle politiche malgrado il suo peso economico e demografico», conclude Bonfante.



