Non si può costruire il centro anziani diurno a meno di 200 metri dal cimitero di guerra tedesco di Costermano. Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar del Veneto del 2023 bocciando il ricorso del Comune guidato dal sindaco Stefano Passarini e solleva quanto meno dei dubbi sulla legittimità di tutta una serie di altri interventi edilizi, costruiti o in costruzione, che quella fascia di rispetto non l’hanno tenuta in considerazione. Sulla questione intervengono Alex Sometti, Giorgio Castellazzi, Maurizio Consolini e Delia Scala per il Gruppo Consiliare di Minoranza – Comune di Costermano sul Garda. “La sentenza – dicono – riguarda sì il Centro Diurno, ma ristabilisce soprattutto un principio di legalità per tutte le fasce cimiteriali. La sentenza – aggiungono – non introduce nulla di nuovo: ribadisce ciò che la legge prevede da decenni, ovvero che le fasce di rispetto cimiteriale di 200 metri sono inedificabili salvo motivate deroghe per ampliamenti dei cimiteri o comprovate esigenze pubbliche, nel rispetto delle procedure. Il Consiglio di Stato – proseguono – ha accertato che il Comune ha ignorato queste norme, approvando una variante che non riduce legalmente quella fascia. La sentenza vale per il Centro Diurno come per tutte le edificazioni in fascia cimiteriale. Nessun danno ai cittadini- sottolineano- la responsabilità è solo della Giunta. Il Sindaco tenta di scaricare le conseguenze delle sue scelte sulla minoranza, ma è stata la sua amministrazione a permettere interventi urbanistici ove non era possibile, dal 2016 ad oggi, illudendo i cittadini giocando sulla loro pelle. La minoranza ha più volte sollevato la questione chiedendo un passo indietro anche sulla base della pronuncia di altri enti (tra cui la Provincia di Verona) che ribadivano l’inedificabilità nelle fasce di rispetto cimiteriale. Chi ha danneggiato la collettività è chi ha forzato norme chiare, assumendosi il rischio di invalidare concessioni e di sprecare denaro pubblico”. Passarini, dal canto suo, però, è certo che la sentenza riguardi solo l’annullamento della costruzione del Centro per anziani. “Tutte le altre edificazioni realizzate e pianificate dal 2016 al 2025, cioè oltre 100, restano in vigore – commenta – Da oggi in poi, però, il Comune non potrà più rilasciare alcun permesso di costruzione o di ampliamento a tutti i cittadini che rientrano ad una distanza cimiteriale tra i 50 e i 200 metri attorno a tutti i cimiteri civili di Marciaga, Castion e Costermano, oltre a quello tedesco. Quindi sono danneggiati tutti i cittadini costermanesi che non potranno avere il centro diurno per anziani e non potranno costruire o ampliare la loro casa attorno a tutti i cimiteri del Comune”. Passarini si dice stupito dell’esito della sentenza “che pare più politica che giuridica”. La minoranza presenterà una richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale straordinario con all’ordine del giorno le determinazioni conseguenti alla sentenza e le prospettive urbanistiche e amministrative future.