Criptovalute tra finanza e diritto penale Analizzati i profili e i principali riflessi per la polizia economica. Informatica e antiriciclaggio

Le “criptovalute” tra funzionamento, regolamentazione, profili applicativi e principali riflessi per la Polizia economicofinanziaria. Su questo delicato tema nella Sala Convegni del Palazzo della Gran Guardia, ha avuto luogo una giornata di studio organizzata dalla Guardia di Finanza e dal Tribunale Ordinario di Verona, con il patrocinio del Comune di Verona, dell’ università degli Studi di Verona, di Confindustria, dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, degli Avvocati e del Consiglio notarile di Verona. L’evento convegnistico ha affrontato un tema di grande attualità per l’economia globale: le «criptovalute » e ha analizzato i riflessi di natura operativa per la polizia economico – finanziaria derivanti dal loro impiego quali, a titolo esemplificativo, quelli connessi ai profili in materia di disciplina antiriciclaggio, al diritto penale contemporaneo nonché alla tutela del dato informatico. I lavori – di particolare rilievo giuridico e scientifico per l’elevato profilo dei relatori – hanno avuto inizio con i saluti del generale di Corpo d’Armata Bruno Buratti comandante interregionale dell’Italia nord Orientale della Guardia di Finanza, di Antonella Magaraggia presidente del Tribunale di Verona, coideatrice dell’iniziativa, del sindaco Federico Sboarina , del professor Carlo Combi pro rettore vicario dell’università degli Studi di Verona, di Michele Bauli presidente di Confindustria di Verona, di Alberto Mion presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti, del notaio Nicola Marino presidente del Consiglio notarile di Verona e dell’avvocato Davide Adami vice presidente dell’Ordine degli Avvocati di Verona. All’iniziativa hanno preso parte anche il generale Giovanni Mainolfi, comandante Regionale Veneto della Guardia di Finanza. Al tavolo dei relatori il professor Massimiliano Sala, ordinario presso l’università degli Studi di Trento, il colonnello Pietro Bianchi, capo ufficio Analisi Coordinamento Informativo e Relazioni Internazionali del Comando Generale della Guardia di Finanza, il professor Roberto Flor dell’università degli Studi di Verona e il dottor Eugenio Fusco, procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Milano. A seguire, tre illustrazioni fornite rispettivamente dal notaio Nicola Marino, dal dottor Marco Rubini rappresentante dell’Ordine dei Commercialisti, nonché dall’avvocato Filippo Vicentini rappresentante dell’Ordine degli Avvocati hanno arricchito ulteriormente la giornata di studio affrontando, con esempi pratici, il tema dell’utilizzo delle «criptovalute » nelle varie professioni. L’iniziativa accreditata dagli Ordini dei Dottori Commercialisti, dei notai e degli Avvocati scaligeri – ha costituito una preziosa occasione di aggiornamento professionale e di confronto, finalizzato a una sempre maggiore condivisione degli obiettivi tra gli attori istituzionali preposti, ciascuno nei rispettivi ambiti, al delicato compito della legalità economico – finanziaria cui è deputato il Corpo della Guardia di Finanza.