Custodi dell’acqua per scoprire l’Adige Dalle 10 alle 18 speciali escursioni e momenti di rilevazione con partenza dal Lazzaretto

Per festeggiare la Giornata Mondiale della Biodiversità 2025 il prossimo sabato 24 maggio si terrà a Verona l’evento speciale Custodi dell’Acqua, un’esperienza fra arte, tecnologia e scienza alla scoperta del fiume Adige e del progetto artistico Udatinos, la pianta interattiva alimentata dai dati, che comunica agli esseri umani il benessere dell’acqua generando suoni e luce, a cura dell’artista e ricercatrice Oriana Persico. Dalle ore 10 alle 18, con partenza dal Lazzaretto di Verona, il pubblico potrà partecipare a speciali escursioni e momenti di rilevazione dei dati del fiume Adige, della durata di un’ora ciascuno e rivolti a tutti, comprese le famiglie con bambini dai 6 anni d’età. L’iniziativa si inserisce tra le azioni di punta del programma pubblico del progetto Panta Rei, promosso da Fondazione Cariverona e a cura dell’associazione Urbs Picta, in collaborazione con numerosi enti territoriali, nell’ambito della residenza artistica di Oriana Persico, grazie alla quale Udatinos da Palermo è arrivata a Verona. Il processo, che da febbraio scorso ha coinvolto gli studenti e le studentesse dell’Istituto di Istruzione Superiore “Ferraris Fermi” e dell’Università di Verona, si apre per la prima volta alla città, invitando gli abitanti a diventare “Custodi dell’Acqua”. Infatti, al centro della giornata esperienziale del 24 maggio, all’insegna del contatto con la natura e la tecnologia, c’è la “Datageneration”, il rituale grazie al quale i Custodi dell’Acqua, muniti di un kit di sensori, impareranno a rilevare, conoscere e generare i dati che alimenteranno la vita e lo sviluppo dell’opera. A guidare l’esperienza saranno le studentesse e gli studenti che hanno preso parte al percorso, con la collaborazione di Alessandro Pezzo, ecologo e volontario di Legambiente Verona, che accompagnerà i gruppi alla scoperta della biodiversità del fiume, e delle specie vegetali e animali che lo popolano. Un momento per indagare la nostra relazione con l’ambiente, l’acqua dell’Adige e il delicato rapporto che intercorre fra arte, scienza, tecnologia e partecipazione civica. E per conoscere in anteprima l’installazione artistica Udatinos Verona con le voci dei suoi protagonisti. L’opera, che sarà presentata ufficialmente in ottobre nella cornice di ArtVerona 2025, conserverà e restituirà al pubblico le preziose memorie e i dati di questa giornata. Il primo gesto di un legame con gli abitanti e il territorio di Verona basato sulla cura, che Udatinos intende costruire e alimentare nel tempo. “In quest’ottica – ha concluso Oriana Persico – il protagonismo della comunità educante si sta rivelando straordinario. Il dipartimento di informatica dell’Università di Verona ha condiviso con i Custodi la sua ricerca sull’acqua e la sensoristica avanzata, aprendosi con entusiasmo a collaborazioni future. E la scuola è in vivo fermento: nello scorso workshop l’Istituto Fermi ha messo a disposizione attrezzature di sua proprietà per la prima Datageneration. Grazie alla prof.ssa Vera Papuzza e alla sua classe sono state effettuate rilevazioni più complesse per analizzare la presenza di microrganismi nell’acqua e gli studenti stanno preparando un report. Anche questi dati faranno parte dell’opera”.