A Soave, “Borgo dei Borghi” 2022, tra le antiche mura della Chiesa di Santa Maria dei Padri Domenicani, l’arte visiva si intreccia con la storia per dare vita a un percorso espositivo senza precedenti. Grazie a un ambizioso progetto, promosso e sostenuto dall’Associazione SoaveCultura e dal Comune di Soave, in collaborazione con importanti istituzioni come la Fondazione Cariverona, con il sostegno della Camera di Commercio di Verona, il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Verona, partner Fondazione Cariverona e curato dalla storica dell’arte Roberta Tosi, il borgo si trasformerà fino al 30 novembre, in un palcoscenico d’eccezione. “Soave Impressioni d’Arte” proporrà due mostre che offriranno un’esperienza immersiva nel dialogo tra passato e presente, tra spazio sacro e creazione artistica, tra i maestri del Novecento e le più significative visioni contemporanee. “Un altro ‘900. Casorati, Semeghini, Trentini e l’arte a Verona” è la prima esposizione che, fino al 21 settembre, presenterà un nucleo di opere di grande pregio particolarmente significativo provenienti dalla Collezione della Fondazione Cariverona che ben rappresenta l’impegno della Fondazione nella valorizzazione del proprio patrimonio artistico e dall’importante collezione privata Veneri – Dalli Cani. Si tratta di opere che raramente hanno occasione di essere ammirate dal pubblico. L’arco temporale coperto va dal 1875 circa al 1948, con lavori di artisti del calibro di Pio Semeghini e Felice Casorati. In totale saranno esposte 31 opere di 18 artisti, offrendo uno spaccato prezioso sull’arte protagonista a Verona a cavallo del Novecento. Sarà poi uno dei più importanti artisti italiani riconosciuti a livello internazionale, Omar Galliani, il protagonista della seconda esposizione, in programma dal 27 settembre al 30 novembre. “…Apri gli occhi” sarà un’installazione ad hoc, unica e irripetibile, creata in perfetta armonia con il luogo che la ospita. La chiesa, infatti, conserva affreschi visibili e ben conservati di Santa Lucia e Sant’Apollonia. Ed è proprio a Santa Lucia che l’opera del Maestro Galliani si ispirerà, creando una riflessione singolare in cui passato, presente e futuro si accedono con “occhi diversi”, occhi evocati anche nel titolo, che si aprono alla bellezza, all’arte e alla vita. Insieme a questa opera esclusiva, altri capolavori di Galliani, esposti raramente, recheranno il suo inconfondibile e inarrivabile segno. Tutti i visitatori e gli appassionati d’arte percorrendo le viuzze acciottolate e attraversando le piazze del borgo, incontreranno le opere della scultrice veronese Sabrina Ferrari con il suo “Urban Jungle”. Un percorso ideato dalla Ferrari che vede le sue “creature” in acciaio Corten e bronzo destreggiarsi tra le stradine, venendo a creare l’effetto di fusione tra il colore caldo dei mattoni di terracotta e quello della ruggine del metallo. Già presente in permanenza con la sua opera “Freedom” all’arco d’entrata della città, Sabrina Ferrari propone uno scenario di animali vivificati da una scultura estremamente contemporanea che ben interagiscono con il passato del borgo che le ospita, evocando quella libertà e quell’universalità a cui il regno animale solitamente appartiene.