“Davide, io scrivo per te! “ Un ingegnere-scrittore non si arrende di fronte a tanti “no”. E alla fine pubblica due brevi storie che dedica a suo figlio

La passione per la scrittura per bambini l’ha coltivata in modo autonomo, per diletto e senza particolari pretese. Riccardo Vischioni, trentanove anni, sposato e papà di Davide, è un ingegnere e si guadagna il pane come progettista di una nota ditta di macchine industriali di Caprino. Nel tempo libero frulla pensieri, mette in riga parole e fantasie fino a “confezionare” dei veri libri per ragazzi. Il target è dai 5 anni in su e alla fine le due brevi storie che ha pubblicato per Giovanelli Edizioni di Bologna (“Il cane e la luna” e “Litigio”) si leggono facilmente. “Ho sempre avuto la passione per la scrittura e ho provato, inutilmente, per anni ad “offrire” i miei lavori a piccole e grandi case editrici. Da tutte ho sempre ricevuto le stesse risposte: <<Grazie ma non c’interessa>>, <<Abbiamo decine di manoscritti>>. Ovvio che uno s’abbatta. Poi ho anche pensato fosse per colpa dei miei titoli di studi che non hanno matrice umanista”, racconta Vischioni che ha riposto nel cassetto il suo sogno di veder pubblicato un suo racconto. Un cassetto riaperto circa tre anni fa. “Quando è nato mio figlio Davide ho avuto voglia di riprovarci. Di scrivere dei racconti che lui potesse leggere una volta grandicello. Mi sono messo a cercare su internet e ho trovato che la case editrice Giovanelli aveva indetto un concorso. Come premio per i primi classificati c’era la pubblicazione del manoscritto. Mi sono piazzato al secondo posto e voilà in aprile dello scorso anno “Il cane e la luna” è stato pubblicato”. Tiratura 800 copie. Qualche mese dopo il bis con “Litigio”. “Il primo è la storia di due cani: Selene e il suo cucciolo Bravo. Un legame profondo che porterà il piccolo, ormai cresciuto, ad andare oltre, in un’avventura più grande di lui, al di là del confine del cortile in cui ha sempre vissuto. Una storia d’amore tra madre e figlio”. Diversa l’ambientazione e i protagonisti del “Litigio” , storia di due ragazzini di quinta elementare l’uno il miglior amico dell’altra e un sogno che entrambi condividono: aprire una fabbrica di cioccolato. Una storia simpatica, ricca di colpi di scena e con il lieto fine dell’inno all’amicizia. “Quanti libri ho venduto? Mi piacerebbe dire tanti ma rischierei di passare per bugiardo. E questo non fa parte del mio dna”. Rimane per Riccardo la soddisfazione di aver tenuto fede alla promessa fatta al figlio Davide. E già questo è un regalo che non ha prezzo.