Giornata politicamente molto intensa quella di oggi sul fronte soprattutto del centrodestra per la presentazione delle liste dei candidati alle regionali di Forza Italia, di Fratelli d’Italia e l’irruzione sulla scena dell’inviato di Report. Ma andiamo con ordine. Al Liston 12 è andata in scena l’affollatissima presentazione dei candidati di Forza Italia, lista guidata dal coordinatore regionale ed eurodeputato Flavio Tosi che punta senza misteri a tornare all’assessorato alla sanità. Assessorato conteso duramente con Fratelli d’Italia, per cui il derby è già accesissimo. Attorno a Tosi tanti volti noti della politica veronese che si sono riavvicinati alla militanza diretta perché nuovamente coinvolti dall’ex sindaco che questa mattina non nascondeva l’ottimismo per il prossimo risultato elettorale. «Puntiamo ad arrivare sopra al 12 per cento in Veneto, a Verona ben di più», risultato che confermerebbe Forza Italia come secondo partito della coalizione perché l’obiettivo è sempre quello di arrivare davanti alla Lega. «A Verona alle ultime Europee abbiamo preso più dell’11, andremo ben oltre perché abbiamo una bella lista, molto competitiva che rappresenta tutto il territorio della provincia». Lista che comprende Elisa Bonamini, Alberto Bozza consigliere uscente, Daniela De Grandis assessora a Legnago, Alberto Bullio ristoratore e imprenditore del lago, Maria Orietta Gaiulli da Peschiera, Zeno Falzi, Carlotta Pizzighella e Antonio Lella. Puntate sul voto dei leghisti delusi dal dopo Zaia? «Sono amici. Perché a Verona e in Veneto tanti di noi provengono dalla Lega, altri da esperienze civiche e quindi abbiamo un appeal maggiore». Il programma del candidato presidente Stefani lo condivide? «Certo, andrà poi declinato assessorato per assessorato per i cinque anni di governo regionale che ci aspettano». Con Stefani presidente, la parte del leone negli assessorati la farà Fratelli d’Italia… «E’ chiaro che se si dice che Fratelli d’Italia prenderà 5 assessorati ci sta, è prevedibile. Non per accordi particolari, ma se si rispettano i numeri, Fdl è primo partito della coalizione e quindi è naturale che pretenda metà degli assessori. Numero e peso degli assessorati si valuterà poi sui voti dei candidati e dei partiti». Il segretario nazionale, ministro Tajani, ha chiesto per Forza Italia e Tosi l’assessorato alla Sanità. Sarebbe un ritorno per lei… «Non è una richiesta casuale anche per l’esperienza che ho su questa materia». Priorità? «Sanità, in particolare l’abbattimento delle liste d’attesa perché questo è il grande problema. poi la medicina territoriale perché c’è una carenza terribile di medici di base, carenza di infermieri e operatori socio sanitari. E poi c’è il nodo della burocrazia regionale che su temi ambientali, urbanistici, edilizi, agricoltura, ha norme lente e lunghe. E questo disincentiva gli investimenti mettendo in difficoltà chi vuole fare qualcosa. La Regione Veneto deve migliorare molto e deve sburocratizzare, velocizzando la macchina amministrativa».
De Carlo prenota cinque assessorati. In caso di vittoria del Centrodestra la giunta sarà guidata dal salviniano Stefani
Mentre al Liston 12 Forza Italia presentava la sua lista per le regionali, nella sede di Verona sud Fratelli d’Italia chiamava a raccolta tutti i candidati al Consiglio regionale alla presenza del coordinatore regionale senatore Luca De Carlo. Lista che è composta da Marco Andreoli, Claudia Barbera, Stefano Casali consigliere regionale uscente, Laura Branco, David Di Michele, Serena Cubico, Tomas Piccinini, Anna leso e Diego Ruzza. In un clima di entusiasmo e ottimismo visto che i sondaggi danno Fdl primo partito in Veneto, De Carlo si è lanciato nei pronostici: «raggiungeremo obiettivi importanti nel voto regionale veneto e per il dopo Zaia possiamo assicurare che con la nostra forte partecipazione al governo regionale, Giunta e Consiglio regionale saranno sicuramente più protagonisti rispetto a prima. E in questo contesto i rappresentanti veronesi saranno sicuramente protagonisti sia in Giunta che in Consiglio». De Carlo non ha nascosto le sfide per la prossima amministrazione regionale che in caso di vittoria del centrodestra sarà guidata dal leghista Alberto Stefani ma con almeno cinque assessori di Fdl in Giunta. «C’è innanzi tutto la sfida della sanità che secondo me è soprattutto sanità pubblica. Bene il privato convenzionato, che fa un ottimo lavoro di supporto. Ma alcune cose nella sanità vanno migliorate. C’è poi l’altro tema fondamentale per il Veneto che è l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, perché nei prossimi anni avremo bisogno di 130 mila lavoratori. Punteremo molto sugli ITS che consentono alle aziende di assumere personale formato e motivato, tant’è vero che il 92% di chi esce dagli ITS trova lavoro. Non dimentichiamo la Cultura che nel Veneto è tema strategico fondamentale, così come l’Agricoltura visto che il Veneto ha il record di Doc e Igp e in questo settore va contrastata la concorrenza sleale». Ma allora rivendicate l’assessorato alla Sanità? Ve lo contende anche Forza Italia… «Noi ci occuperemo dei temi strategici della Regione Veneto e la sanità mi pare che sia strategica o no?». Il derby è acceso. Sono previsti nelle prossime settimane gli arrivi di alcuni ministri per la campagna elettorale del partito meloniano.
Casali ”marcato stretto” da Report. Maschio rivela che la lista, per precauzione, è stata inviata alla Direzione Nazionale Antimafia
Imprevisto e interessante fuori programma questa mattina alla conferenza stampa nella sede di Fratelli d’Italia. Tra i giornalisti intervenuti, infatti, anche l’inviato di Report Walter Molino che, come si è capito al termine dell’incontro, era interessato in particolare all’avvocato Stefano Casali, consigliere regionale uscente e ricandidato. L’inviato di Report però durante la conferenza stampa ha prima di tutto ringraziato i coordinatori De Carlo e Ciro Maschio per gli attestati di solidarietà pervenuti dal partito nei confronti di Sigfrido Ranucci per l’attentato dinamitardo subito dal conduttore di Report davanti alla sua residenza. E Ciro Maschio ha risposto rinnovando la solidarietà a Ranucci e alla trasmissione di RaiTre Report: «Non si tocca la libertà di informazione che è sacra e inviolabile». Premesso questo, Walter Molino ha chiesto quali sono stati i criteri di selezione dei candidati sulla base di opportunità e legalità al fine di evitare influenze della criminalità organizzata così forte in Veneto e nella provincia di Verona. Nella risposta Maschio ha rivelato che la lista dei candidati al Consiglio regionale è stata inviata, per precauzione non certo per obbligo, alla Direzione nazionale antimafia «e abbiamo ottenuto dalla commissione parlamentare antimafia la comunicazione che la verifica sui candidati c’è stata e che è arrivato l’ok per tutti loro». inoltre «il primo filtro per noi è la legalità e quindi tutti i nostri candidati hanno sottoscritto il codice etico e presentato il casellario giudiziario. Dobbiamo tenere alta la guardia e non permettere contatti scorretti. Il nostro impegno in questo senso è confermato anche dalla ferma volontà di portare a Verona una sede della Corte d’appello». Conclusa la presentazione dei candidati, subito dopo il rompete le righe, l’inviato di report ha avvicinato l’avvocato Casali per rivolgergli alcune domande; il siparietto è proseguito fino al parcheggio; difficile capire i contenuti dello scambio tra Casali e Walter Molino: si dovrà attendere una delle prossime puntate di Report, magari dedicata a Verona, per saperne di più. Casali interpellato dalla Cronaca su cosa volesse Report ha risposto: «Non lo so, ho chiesto di mandarmi le domande per iscritto che avrei risposto senza alcuna difficoltà Scripta manent».
mb



