DEGRADO ALL’EX ARSENALE CONTINUA RACCOLTA DI FIRME

L’associazione “ Battiti” sta con le 10 mila persone che chiedono attraverso il censimento di fermare il degrado dell’ex Arsenale asburgico, di ottenere un finanziamento per un progetto di restauro, di reperire finanziamenti europei. “Battiti per Verona” appoggia l’iniziativa di censimento del Fai attraverso la raccolta firme (c’è tempo fino al 30 novembre), che è aperto a tutti (italiani e stranieri, residenti e non, minorenni e maggiorenni). Lo ha ripetuto ieri mattina nel corso di una conferenza stampa daniele polato, consigliere comunale e fondatore di Battiti insieme con paola bressan, consigliere della 2° Circoscrizione. “Al contrario”, ha detto Polato, “l’attuale amministrazione non ha fatto domanda per avere finanziamenti Europei e non ha voluto utilizzare i 12 milioni di euro, ottenuti, appositamente, dalla vendita di Palazzo del Capitanio per risistemare le coperture degli edifici fermando così il degrado”. Secondo Polato, la giunta di Flavio Tosi, non ha permesso la costituzione di una commissione temporanea “Arsenale di Verona” che approfondisse tutte le tematiche relative allo straordinario monumento, coinvolgendo tutte le competenze interne dell’amministrazione comunale ed esterne per individuare una soluzione che portasse al recupero dello stesso garantendo il pubblico utilizzo. Per Polato il Comune deve procedere ad un intervento che blocchi il progressivo deterioramento della struttura e riaprire una riflessione sull’opportunità di assumersi l’onere di una gestione diretta anche del futuro dell’Arsenale, piuttosto che riconsiderare termini e condizioni di una nuova ipotesi di project financing. Ha ricordato infine che la richiesta era stata fatta più di un anno fa in maniera trasversale dai consiglieri comunali come La paglia, ugoli, bertucco, Vallani, benciolini, Saurini, Segattini, castelletti, mantovani, brunelli, bertolotti, zelger e fermo. Così sul tema dell’ex Arsenale interviene anche il Pd per denunciare “un preoccupante pressappochismo”.La giunta, sostengono elisa La paglia ed eugenio bertolotti, ha già annunciato la variante urbanistica, ma ancora non ci sono le commissioni consiliari convocate. “Ci chiedono di lavorare in emergenza mentre la giunta ha perso tempo senza condividere nulla né col Consiglio né con i cittadini che adesso si cerca di mettere davanti al fatto compiuto. Se il progetto è lo stesso che gira da circa un anno, va detto che non è a costo zeroper il Comune il quale, oltre ai 14 milioni del contributo iniziale, dovrà pagare nel corso del tempo 12 milioni di euro per gli affitti al concessionario più altri 6 milioni di euro per le manutenzioni ordinarie, per un totale che supera i 30 milioni di euro”.