
Si è tenuto a Palazzo Capuleti e in videoconferenza, il Tavolo Tecnico Zonale (TTZ) sulla qualità dell’aria convocato dalla Provincia. Sono intervenuti Amministratori e tecnici dell’Ente, dei Comuni e di Arpav. Tra i punti all’ordine del giorno, l’illustrazione delle nuove misure e delle azioni operative aggiuntive-limiti e incentivi-previste dalla Regione del Veneto e inserite nella direttiva per l’aggiornamento del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera. Le misure per il miglioramento della qualità dell’aria sono state emesse in esecuzione della sentenza della Corte di Giustizia Europea del novembre 2020 sul superamento dei valori limite di Pm 10 in diverse regioni del nord Italia: Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte. Per i trasporti, le novità in vigore dal primo di ottobre al 30 aprile, che vanno a implementare quanto già vigente lo scorso anno, prevedono ad esempio per l’agglomerato urbano, la città e altri 15 Comuni della cintura, il divieto di circolazione già in ”allerta verde” dei mezzi Euro 0 ed Euro 1 bi-fuel, ovvero alimentati anche a Gpl o a metano (in allerta rossa e arancione, lo stesso limite viene esteso agli Euro 2). Una deroga, entro determinate soglie chilometriche percorribili, è prevista in allerta verde per quei proprietari che aderiranno al progetto Move-In, promosso dalla Regione e fatto proprio anche da alcuni Comuni veronesi. Per i mezzi diesel, il divieto agli Euro 5 in allerta verde è stato posticipato all’autunno 2026, mentre in allerta arancione dovranno fermarsi (come già nella scorsa stagione) quelli per il trasporto persone e, in allerta rossa, anche quelli per il trasporto merci fino alle 18.30. Tutti i divieti sono previsti tra le 8.30 e le 18.30, mentre i fine settimana con allerta verde sono esclusi dalle limitazioni. Limitazioni che dipendono anche dall’area e dal numero di residenti: agglomerato urbano, comuni con più di 30 mila abitanti, tra 30 mila e 10 mila, con meno di 10 mila e comuni montani. Inoltre, in caso di condizioni di allerta rossa prolungata (due bollettini successivi) scatterà, dal giorno successivo al controllo di Arpav fino al declassamento dell’allerta ad arancione o verde, il divieto di circolazione per i veicoli indicati dagli articoli 57 e 58 del Codice della Strada (macchine operatrici, mezzi agricoli, macchinari industriali) con motori non conformi almeno allo Stage III. Nella scorsa stagione termica 2024/25 i giorni in allerta rossa sono stati due. Come per gli anni precedenti, sono esclusi dai divieti i mezzi adibiti al trasporto di linea, utilizzati per finalità di tipo pubblico o sociale, per il trasporto di persone con disabilità o sottoposte a terapie indispensabili e indifferibili. Novità anche per gli abbruciamenti agricoli, per i quali la Regione ha previsto un’apertura per quei territori a ”forte pendenza”, esclusivamente nei Comuni classificati come totalmente o parzialmente montani: le amministrazioni potranno prevedere una deroga al divieto laddove vi siano condizioni tali da non rendere possibile la trinciatura, lo sminuzzamento o l’allontanamento meccanico dei residui colturali tramite la viabilità ordinaria. Nel confronto con le Province, la Regione ha anche specificato la gestione di falò e fuochi d’artificio (tranne quelli di classe F1, sempre consentiti) da ottobre ad aprile: ogni Comune potrà autorizzare al massimo due eventi complessivi. Ma esclusivamente in allerta verde: in arancione o rossa permarrà il divieto assoluto. II Piano ha confermato che le domeniche ecologiche – sempre per l’agglomerato urbano – dovranno tenersi almeno una volta in ciascun mese, da ottobre ad aprile.