Disco su Gino Paoli al «sapore di Sales». La cantante brasiliana, ma da tempo residente a Verona, gioca sul proprio cognome

Il Teatro Modus agli Orti di Spagna ospita martedì 18 novembre, alle 21, la presentazione veronese del nuovo disco di Nathalia Sales tutto dedicato alle canzoni di Gino Paoli. Giocando sul proprio cognome, la cantante brasiliana da tempo residente a Verona ha intitolato l’album «Sapore di Sales», con scherzoso riferimento al capolavoro di Paoli che ha segnato la storia della nostra canzone, primo caso di una canzone che, pur inserendosi in un fenomeno di largo consumo tipico degli anni del «boom» economico com’era quello dei dischi «balneari» studiati per accompagnare le villeggiature degli italiani, se ne distanziava per ispirazione autentica e autonomo valore artistico, grazie anche all’arrangiamento geniale di Ennio Morricone e all’intervento al sax di un ancora sconosciuto Gato Barbieri. Nel caso di questo disco le canzoni di Paoli sono state musicalmente riviste con arrangiamenti brillanti e jazzati, eseguiti da Stefano Freddi al pianoforte, Nicola Monti al contrabbasso e Marco Pasetto al sax soprano e clarinetto. La serata al Modus, a ingresso libero, vedrà presenti cantante e musicisti nell’eseguire alcune canzoni del disco, mentre sarà Gaia Guarienti a dialogare con Nathalia Sales e con il curatore del progetto, Enrico de Angelis. Il lavoro di questi artisti veronesi, prodotto da Azzura Music, ha riscosso il plauso dello stesso Gino Paoli, che in proposito ha dichiarato: «Ho ascoltato le interpretazioni di Nathalia, molto originali: lei è veramente deliziosa con quell’accento così particolare nel cantare in italiano da brasiliana. E musicisti bravissimi!». Il disco esemplifica la carriera di uno dei più amati cantautori italiani, che nel corso di 65 anni di attività ha composto canzoni di valore storico come Il cielo in una stanza, Senza fine, La gatta, Una lunga storia d’amore e tante altre, ma il disco include, oltre a questi evergreen, anche perle più rare, da riscoprire, nonché traduzioni esemplari di Paoli come quelle da Jacques Brel o da Manuel Serrat. La serata si svolge in collaborazione con Natura Omnia/Intrecci di vita, associazione di persone accomunate dalla passione per cultura e la natura, che in questo senso realizza a Verona attività e laboratori didattici, escursioni guidate, eventi culturali e conferenze; nella prossima stagione, in particolare, un ciclo di incontri denominato «DeSidera», un itinerario di scoperta tra filosofia, scienza, fisica e astronomia per indagare il desiderio umano. Nathalia Sales, nata a Rio de Janeiro, ha maturato una carriera in Italia sin dalla adolescenza, con centinaia di concerti in tutto il Paese, fra cui tre sold-out al nostro Camploy. La sua musica spazia fra tradizione brasiliana samba e bossa nova e canzone d’autore italiana, nel cui ambito ha già dedicato dischi e concerti monografici a Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Lucio Dalla. L’attuale album su Paoli era stato preceduto da un singolo prodotto da Remo Anzovino, L’ultima innocenza, un inedito scritto espressamente per lei da Marco Ongaro e Pino Pavone, abituale coautore di Piero Ciampi. Nel ricordare il suo personale incontro con Gino Paoli, Nathalia ha raccontato: «Ho avuto un giorno il piacere di sorseggiare un caldo caffè a casa del grande Gino. E non avrei mai pensato di sentirlo cantare con me, quella volta, Garota de Ipanema, Diz que foi por aí o Deixa isso pra lá. Ho conosciuto un Paoli carioca come me, nell’anima, ed è stato sorprendente».