“Dobbiamo chiudere anche le fabbriche” FIOM Verona, è polemica

La Fiom di Verona è profondamente contrariata per i contenuti del nuovo DPCM per contrastare la diffusione del coronavirus -si legge in una nota- da noi considerato inaccettabile per la mancanza di misure e iniziative volte alla protezione dei lavoratori. Si chiudono tante attività commerciali ma le fabbriche devono continuare a produrre, come se alcuni lavoratori fossero sacrificabili in nome del profitto. Il fermo del contagio e la messa in sicurezza dei nostri concittadini può avvenire unicamente attraverso il blocco delle attività produttive, garantendo i servizi essenziali. La Fiom di VR pertanto proclama lo stato di agitazione in attesa di nuovi sviluppi dai livelli regionali e nazionali della organizzazione, dando indicazioni alla RSU di contrattare con le aziende la sospensione dell’attività produttiva, per un vero atto finalizzato a contrastare l’epidemia, dando priorità alla salute rispetto all’economia. Il blocco dell’epidemia deve essere la priorità per tutti! Invitiamo pertanto tutte le aziende a una stretta collaborazione con le rappresentanze sindacali per la massima tutela di ogni dipendente. In assenza di tali tutele sarà proclamato il fermo immediato delle attività produttive con la proclamazione della sospensione dal lavoro e contestualmente verranno informate le autorità competenti sulle inadempienze delle imprese.