E domani il confronto il Consiglio Inchieste per infiltrazioni, assunzioni, trasparenza: le richieste alla Gasdia che sarà in aula

La Via Crucis arriva in Arena, ma l’Arena (Fondazione) è una via crucis. Le polemiche e i contrasti tra i soci dell’ex ente lirico continuano, i rapporti sono tesi e non è una sorpresa. Anche il vescovo Domenico Pompili cerca di ricucire e chiama in Curia sia la sovrintendente Cecilia Gasdia che il sindaco Danmiano Tommasi con l’occasione di presentare la Via Crucis. I due si salutano freddamente. E domani in Consiglio comunale si ritroveranno fianco a fianco per ricostruire le vicende che hanno portato al clamoroso scontro frontale tra i soci della Fondazione lirica, al rinnovo non condiviso di Gasdia, alla bocciatura della manifestazione di interesse come procedura di selezione caldeggiata dal sindaco-presidente Tommasi e alla fine anche al rinnovo della società per l’extralirica guidata sempre da Gasdia e con due figure tecniche, Flavio Piva e Gianfranco De Cesaris per la gestione dei concerti.
Domani, come si diceva, su richiesta dei sindacati dello spettacolo, si svolgerà il Consiglio comunale straordinario sui temi della Fondazione Arena, invitati anche i componenti del Consiglio di indirizzo, sicura la presenza di Allegrini e Soso di nomina comunale, incerta la presenza degli altri: Riello per la Camera di Commercio, Serena Cubico per il ministero, Pupo per la Regione e Marconcini per Cattolica-Generali.
Il tema è delicatissimo perché la tensione è palpabile. Il Comune per esempio sta ancora svolgendo verifiche legali sulla legittimità di uanto compiuto da Cecilia Gasdia: se cioè la modifica della società per l’extralirica era nei suoi poteri o meno.Se avesse dovuto prima ottenere il via libera dal Consiglio di indirizzo, per esempio. Se, per fare un altro esempio, poteva procedere senza neppure informare il presidente Tommasi e quindi il Comune che è proprietario dell’anfiteatro. Se si poteva creare un nuovo assetto societario senza la condivisione del progetto.
E questo è un primo punt.
Il secondo punto è che il Comune, come conseguenza di tutto ciò, ha intenzione di riportare la gestione dell’extralirica (eventi, concerti rock e pop) sotto una regìa comunale. Il motivo? Organizzare meglio il calendario di utilizzo dell’Arena, per non mettere in difficoltà la stagione lirica, ad esempio, di fronte a un affollamento di serate per musica leggera o rock o eventi. Il calendario e il rispetto dell’anfiteatro in quanto monumento potrebbero essere le leve sulle quali può agire il Comune.
E poi c’è la mozione presentata dalla maggioranza e che sarà al centro della discussione del Consiglio comunale di domani: un documento che non risparmia critiche e censure all’operato del sovrintendente Gasdia che sarà in aula e potrà replicare. Ma i punti toccati sono scottanti:: vediamoli.

La mozione presentata dai consiglieri di maggioranza, infatti, impegna il sindaco a richiedere alla sovrintendente Gasdia “la pianta organica e un’accurata relazione dell’organizzazione del lavoro e del reclutamento e gestione del personale con particolare attenzione alle graduatorie, alla sicurezza e alla qualità artistica”.
Questo perché, è spiegato nella premessa, non solo ci sono 150 cause di lavoro, ma anche perché “non si attinge alle graduatorie esistenti”, denunciano i sindacati, “e il reclutamento artistico avverrebbe facendo ricorso principalmente a un’agenzia di management lirico, sollevando legittimi dubbi di trasparenza”.
Ma la mozione tocca poi un altro tasto delicato: il sindaco-presidente dovrà chiedere a Gasdia “una relazione sulle azioni intraprese internamente in seguito all’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose e le sovrafatturazioni”, inchiesta della Procura che ha portato a un arresto (Giorgio Chiavegato) e ad alcuni indagati. E che stima sovrafatturazioni per il montaggio e lo smontaggio delle strutture del palco di un centinaio di migliaia di euro al mese. Per mesi.
La mozione poi chiede una relazione sui rapporti internazionali di Fondazione Arena, compresi ingaggi da parte di altri teatri ed enti dediti alla programmazione lirica o sinfonica, tournée e collaborazioni. Si chiede poi la programmazione completa di tutti gli eventi extra-lirica previsti per l’anno 2023. E qui torna il tema del calendario di cui si scriveva più sopra.
Infine, la mozione chiede un rendiconto dettagliato degli introiti, per il 2022, derivati dal canone di concessione dell’Anfiteatro per attività extralirica, compresi eventuali diritti per la realizzazione di materiali audiovisivi a fini di utilizzo televisivo/streaming o a fini promopubblicitari.

mb