E Draghi abolisce le conferenze-stampa Il premier, al contrario di Conte, non farà nessun annuncio: solo un comunicato

È il giorno del nuovo Dpcm. Restrizioni, spostamenti, assembramenti, misure anti-Covid. Si è tenuta in mattinata a palazzo Chigi la riunione della cabina di regia del presidente del Consiglio Mario Draghi con i ministri e gli esperti in vista del varo del nuovo decreto con le misure anti contagio, atteso in giornata.

NO CONFERENZA STAMPA. Nella cabina di regia sarebbe stata espressa «preoccupazione per l’alta contagiosità delle varianti Covid», si apprende da diverse fonti di governo al termine della riunione. Il provvedimento sarà firmato oggi da Draghi che tuttavia non terrà nessuna conferenza stampa in merito: palazzo Chigi, a quanto si apprende, si limiterà a diffondere una nota sulle misure anti-Covid adottate. È la prima volta che l’adozione di un nuovo Dpcm non viene accompagnata da una conferenza stampa del presidente del Consiglio.

LE SCUOLE. Scuole chiuse in zona rossa e facoltà nelle altre regioni (dunque anche in zona arancione o gialla) di chiudere gli istituti se, a livello locale, si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti. Questa soluzione recepisce in sostanza le indicazioni del Cts sulle scuole e porta alla chiusura anche delle elementari e delle medie, con il ritorno alla didattica a distanza, nelle aree rosse e ad alto contagio.
Stando alle bozze circolate in questi giorni infatti, il provvedimento dovrebbe scadere martedì 6 aprile, giusto in tempo per disciplinare i comportamenti degli italiani anche a Pasquetta. Fermo restando le misure “standard” come coprifuoco dalle 22 alle 5 e l’obbligo di mascherina, nel testo della bozza viene introdotta una nuova dicitura («Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa») studiata per consentire ai governatori regionali di applicare misure più restrittive per evitare gli assembramenti.
Il nuovo Dpcm porterà con se alcune riaperture, seppur non da subito: dal 27 marzo e solo in zona gialla (ovviamente nel rispetto di rigidi protocolli) sarabbi aperti al pubblico gli spettacoli tenuti in sale teatrali, da concerto, cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto.

BARBIERI&PARRUCCHIERI. Un’altra delle novità del testo riguarda barbieri e parrucchieri. A differenza di quanto accaduto fino a questo momento, vengono sospese in zona rossa tutte le attività inerenti servizi alla persona diverse da quelle individuate nell’allegato 24, dove non vengono menzionati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere.

NO FESTE PRIVATE. Se tutto dovesse essere confermato quindi, sarà possibile ricevere in casa (in zona gialla) amici e parenti ma, specificano, con il divieto assoluto alle feste private («vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose»). Da precisare comunque che, sempre in zona gialla e sempre restando all’interno dei confini regionali, è concessa la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22. Possono spostarsi due persone più i figli minori di 14 anni.