E Ramagli mette la Tezenis sul lettino Il nuovo coach tra lavoro tecnico e svolta mentale: “Così non può andare avanti”

Alla Tezenis Verona per tornare alla vittoria non è bastata la cura chiamata Alessandro Ramagli. Sul campo dell’Edilnol Biella è arrivata la quarta sconfitta consecutiva per i gialloblù. Fatali per la Scaligera i ventitre punti concessi in contropiede all’avversario e le tre palle perse consecutivamente nel momento topico della partita.

LA FRASE: “Secondo me noi ci siamo sforzati di fare delle cose un po’ diverse rispetto al solito – ha dichiarato il neo coach Alessandro Ramagli dopo la partita – in generale dal punto di vista offensivo siamo stati confusionari, perché abbiamo provato a prenderci meno tiri da tre punti e abbiamo giocato maggiormente con penetrazioni e palla sotto canestro. Non siamo ancora così bravi a farlo, ma secondo me per ventisette minuti questa è stata la carta vincente. Sul finale invece ci siamo accontentati delle vecchie abitudini, tanti tiri da fuori, tante palle perse che non mi rendono contento. Se noi continuiamo ad intestardirci in questo tipo di errori, purtroppo stiamo percorrendo la strada sbagliata, quando invece quella giusta l’abbiamo intrapresa per i primi trenta minuti ed è da qui che noi dobbiamo ripartire.”

LE NOVITÀ del nuovo allenatore si sono viste già a partire dal quintetto base scelto per cominciare la partita, che ha visto capitan Giovanni Tomassini partite dalla panchina favorendo il ritorno da titolare di Guido Rosselli. Le altre novità, chiaramente, sono state quelle relative al gioco: meno forzature da oltre l’arco e maggiore determinazione ad attaccare il ferro. Bene, almeno per i primi trenta minuti, anche la tenuta difensiva con cui Verona aveva limitato Biella a realizzare solo sessantuno punti nei primi tre quarti di gioco, salvo poi sciogliersi nel quarto periodo dove sono stati concessi ventiquattro punti in dieci minuti, che si sono dimostrati decisivi, per il risultato finale.

LA CLASSIFICA della Tezenis Verona continua a peggiorare e a preoccupare. Ora come ora i gialloblù, più che guardare avanti, si devono preoccupare di chi c’è dietro. Con la sconfitta contro Biella la Scaligera è scesa al terzultimo posto in graduatoria, con i piemontesi che si sono portati a soli due punti di distacco dalla formazione veronese e la contemporanea vittoria di Bergamo su Casale Monferrato vede l’ultimo posto lontano solo quattro lunghezze. La speranza è che grazie alla prima settimana completa di lavoro per coach Alessandro Ramagli, contro Piacenza, domenica, ci sia un cambio di rotta per non finire a fondo come il “Titanic”.

Giovanni Miceli