Garantire ai milioni di turisti che arrivano in provincia di Verona, tra lago, città e montagna, un’estate sicura sotto il profilo sanitario senza per questo indebolire le garanzie e i servizi per i residenti. Per questo l’Ulss 9 guidata dal direttore generale Patrizia Benini ha messo a punto, grazie a un lavoro di squadra con tutti i sistemi sanitari del territorio e le amministrazioni pubbliche, una rete di servizi per una estate in salute. E non sono previste riduzioni né di orario né di prestazioni nei Pronto soccorso pubblici e privati della provincia veronese. Elementi di possibili criticità non mancano: il Garda con 11 milioni di turisti è un osservato speciale ed è garantita l’idro ambulanza tutti i giorni, il baldo con la Lessinia sono monitorati ed è stata attivata la rete dei “rifugi sicuri”, la città con gli spettacoli areniani è un punto delicato tutte le sere, per cui ha servizi dedicati, il caldo torrido di questi giorni aggrava poi la situazione “anche se non abbiamo registrato particolari criticità o aumenti di richieste di ricoveri” afferma il direttore del Suem 118 Adriano Valerio. Controlli particolari sono svolti nelle strutture ricettive visto il costante afflusso di turisti, e poi nei bar e nei ristoranti. Infatti per l’Ulss 9 Scaligera l’obiettivo prioritario è garantire massima efficienza nelle situazioni di urgenza ed emergenza o dove siano necessarie prestazioni e cure ad hoc, mantenendo al contempo i normali livelli assistenziali per i residenti. Per raggiungerlo, l’Azienda ha messo a punto un piano di potenziamento delle attività in essere, uno sforzo condiviso con il personale aziendale, gli stakeholder istituzionali e le categorie economiche, anche alla luce delle esperienze maturate. La campagna di prevenzione è stata presentata dal Direttore Generale dell’ULSS 9 Scaligera, Patrizia Benini, insieme al Direttore del Suem 118 Verona Adriano Valerio, alla dottoressa Giovanna Varischi per il Dipartimento di Prevenzione, ai Direttori dei Distretti a maggior afflusso turistico, Maria Beatrice Gazzola e Viviana Coffele, e al Servizio Professioni sanitarie con Nicola Zanetti e Alessandro Brioni, e Maurizio Facincani dell’UOC Sociale. “L’afflusso turistico è uno dei punti più caratterizzanti la provincia di Verona, per il quale è necessario un grande sforzo organizzativo ed una grande sinergia tra tutti gli enti e strutture a vario titolo presenti sul territorio”, afferma il direttore generale ULSS 9 Scaligera Patrizia Benini. “Anche quest’anno stiamo notando un incremento dei soccorsi di emergenza, nei primi 6 mesi del 2025 sono state effettuate 58 mila missioni a fronte delle 46 mila dello stesso periodo dell’anno scorso, pari al 10% di attività in più- afferma il Direttore del Suem 118 Verona Dott. Adriano Valerio-. Per cui appare ancora più importante potenziare la disponibilità dei mezzi, soprattutto nella zona turistica del Lago e della Lessinia. Novità di quest’anno, grazie alla collaborazione con i sindaci, è che il servizio di idroambulanza da oggi fino al 31 agosto sarà quotidiano e non più solo nei fine settimana”.
Accordo tra Comuni e Croce Rossa. Con un contributo economico potenziata la presenza dell’idroambulanza sul Lago
Turismo. Il Lago di Garda, con oltre 11 milioni di presenze nei primi 8 mesi del 2024, distribuite su oltre 50 km di costa è la prima destinazione turistica della provincia, seguita dalla città di Verona con 2 milioni di presenze, mentre nel resto della provincia scaligera, le presenze sono state 1,1 milioni. A questi vanno aggiunti i turisti nelle seconde case, le presenze quotidiane nei parchi a tema e il pendolarismo dei weekend. Importante anche l’afflusso turistico nell’area montana del Baldo, della Lessinia e della Valpolicella, che rientrano nel Distretto 4 – Ovest Veronese e nel Distretto 1 – Verona città. Servizi attivi. Per il territorio del Lago di Garda, che fa parte del Distretto 4 – Ovest Veronese l’offerta ospedaliera pubblica dell’ULSS 9 Scaligera vede la presenza di tre presidi ospedalieri (Villafranca e Bussolengo dotati di Pronto Soccorso e Malcesine con un Punto di Primo Intervento) e tre Centri Sanitari Polifunzionali (Caprino Veronese, Isola della Scala e Valeggio sul Mincio). Con questi si integrano i due ospedali privati convenzionati con presenza di Pronto Soccorso: il “P.Pederzoli” di Peschiera del Garda ed il “Sacro Cuore e Don G. Calabria” di Negrar. Nuovi servizi attivati o potenziati. Sul fronte dell’emergenza-urgenza, viene aumentata la presenza di mezzi di soccorso, con 4 ambulanze dislocate a Cerro Veronese per l’area della Lessinia, Costermano e Torri del Benaco per il lago, Castel d’Azzano per l’hinterland veronese. Grazie all’accordo stipulato tra la Croce Rossa Italiana ed il SUEM 118 Verona, con il contributo economico sostenuto dai Comuni del Garda, viene potenziata la presenza dell’idroambulanza sul lago nei mesi di luglio e agosto, ora attiva tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00. Sul piano della prevenzione, viene potenziata l’offerta per le necessità di vaccinazione, con la strutturazione di fasce orarie dedicate nelle zone di maggior afflusso e l’incremento degli orari degli ambulatori vaccinali nei Distretti di Verona città, Ovest Veronese ed Est Veronese dove vi è la maggior concentrazione di turisti. Per il turismo di montagna, oltre al progetto regionale “Rifugi Sani e Sicuri”, presentato lo scorso mese, con la dotazione di defibrillatori e apposita formazione del personale per intervento in casi di emergenza, viene potenziato il servizio di consulenza micologica per il controllo della commestibilità dei funghi epigei spontanei rivolto ai privati cittadini e Operatori del Settore Alimentare, prevedendo interventi di consulenza agli ospedali in caso di presunte intossicazioni. Sempre in tema di sicurezza alimentare, vengono implementati i controlli del pescato del Lago, per garantire che i prodotti ittici siano freschi e sicuri. Ancora, viene effettuata sorveglianza e controllo per prevenire possibili rischi collegati alla presenza di vettori all’interno dei parchi a tema Natura Viva e Gardaland-Sea Life; viene incrementata del 20% l’attività di controllo nelle strutture ricettive per prevenire infezioni da legionella.
Ora ci sono anche i rifugi certificati. I riconoscimenti consegnati al Monte Torlo e al Boschetto: “Sono sani e sicuri”
Il rifugio Monte Torlo e il rifugio Boschetto sono a tutti gli effetti rifugi ‘sani e sicuri’. Oggi è infatti arrivato il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Veneto che certifica il percorso effettuato dalle due strutture a Selva di Progno e il possesso dei requisiti richiesti per rispettare gli elevati standard di sicurezza sanitaria e promozione della salute. Si tratta dei primi due rifugi nel territorio dell’ULSS 9 Scaligera che ottengono la certificazione e che quindi si inseriscono nella Rete Regionale dei Rifugi Sani e Sicuri, l’ iniziativa della Regione Veneto che mira a migliorare gli standard igienico-sanitari e la sicurezza dei rifugi alpini, con un focus particolare sull’aumento del turismo montano e gli eventi olimpici previsti. Con i due rifugi veronesi, inoltre, la rete si allarga oltre i rifugi delle Dolomiti, raggiungendo anche le zone montuose della provincia veronese. Un obiettivo raggiunto in tempo per l’avvio della stagione turistica: volontà dell’Azienda ULSS 9 Scaligera è infatti quella di aumentare la cultura della prevenzione, in ogni ambito, così anche da parte dei gestori dei rifugi che dei loro fruitori. Da qui l’adesione al progetto della Regione Veneto «Rifugi sani e sicuri», promosso dal Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti , che per l’ULSS 9 ha visto coinvolti il Dipartimento di Prevenzione con il Servizio Igiene Sanità Pubblica e il Servizio Igiene Nutrizione e Alimenti. L’accoglienza e la qualità dei servizi di una struttura turistica è infatti determinata da diversi elementi, ciascuno dei quali concorre a renderla idonea per soddisfare le esigenze delle diverse tipologie di utenti nei diversi periodi dell’anno, con ricadute positive anche per il territorio che le ospita. Ma per cosa si distinguono di fatto i rifugi sani e sicuri? Anzitutto la presenza di un defibrillatore automatico esterno per il cui utilizzo è prevista apposita formazione del personale; la presenza di menù che indica chiaramente gli allergeni presenti nei piatti, per una scelta consapevole di chi ha intolleranze o allergie; la disponibilità di pasti senza glutine; la qualità dell’acqua potabile, la disponibilità di creme solari altamente protettive. Contribuiscono alla qualità del rifugio anche la posizione, i servizi di ristoro e bar e l’accoglienza dei gestori. La consegna della targa è avvenuta al Rifugio Achille Papa alle porte del Pasubio in una cerimonia a cui hanno partecipato anche le ULSS 1 Dolomiti e ULSS 7 Pedemontana per i rifugi presenti nei propri territori. Per l’ULSS 9 Scaligera erano presenti la Direttrice del Dipartimento di Prevenzione Dott.ssa Alessandra De Salvia con Francesco Marchiori del SISP e Nicola Bianchini del SIAN. L’obiettivo è di ampliare ulteriormente la rete, coinvolgendo sempre più rifugi e promuovendo una cultura della sicurezza e della sostenibilità nel settore turistico montano.