Ecco il Conte dei sospiri Un’occhiata al calcio degli altri, per capire come stanno le grandi. Juve sempre in pole, Milan, Napoli e Roma cercano nuove identità. Ma è l’Inter ad essere ancora in ritardo, condizionata dai diktat del nuovo tecnico scelto dalla proprietà cinese

C’è ancora nebbia, sul…Conte dei sospiri. L’Inter arranca e se è’ vero che lo “scudetto di luglio” non va in bacheca è altrettanto vero che non ci siamo ancora.
Visto da fuori, sembra che tra l’Inter e Conte non sia ancora sbocciato il feeling giusto. La scintilla che può cambiare i destini di una squadra. Troppo “ingessata” la società o troppo esigente l’ex citti azzurro? La sensazione, va detto, è quella di un allenatore difficile (forse troppo) da accontentare. Magari vincerà scudetto, Coppa Italia e Champions League, ma non ha convinto per niente il modo in cui s’e’ presentato. “Prima di tutto – osserva un vecchio lupo di mare come Eugenio Fascetti – vorrei capire perché una società dovrebbe dare a un allenatore 11 milioni l’anno. Siamo fuori dal mondo. E non è in discussione il valore di Conte, è una questione di principio. E quando vincerà qualcosa, che succederà?” Detto questo, resta tutto quello che ancora non è successo. Le richieste di mercato (spesso assurde), la rinuncia preventiva a Icardi&Perisic, gli sfoghi ripetuti, quel malessere che, per essere luglio, sembra francamente fuori posto. In fondo, Antonio Conte sapeva dove sarebbe finito. Doveva sapere che cosa l’aspettava all’Inter. Del resto, 11 milioni glieli hanno dati anche per questo.
E allora è difficile spiegare tutto questo, se non con un calcio decisamente impazzito. Dove logica e buon senso non esistono più. Dove la pazienza è un’arte dimenticata. Dove tutto passa in secondo piano davanti all’esigenza di vincere. Oddio, forse ha ragione lui, Antonio Conte. Forse funziona così, in un calcio drogato. Forse urlare, sfogarsi, rinnegare campioni, sfornare diktat e’ segno di forza. Forse vincerà davvero tutto, meglio di Mourinho. Ma di certo sta dando e darà ( avanti di questo passo) un messaggio sbagliato, anche al popolo dell’Inter. Meglio di lui, ad esempio, hanno fatto in tanti. Giampaolo al Milan, ad esempio. Sorrisi e umiltà, alla ricerca del tempo perduto. O Fonseca alla Roma, in punta di piedi. Idem Ancelotti al Napoli, dove si cerca di colmare il gap senza colpi di testa. Quanto a Sarri, comoda la vita, diranno in molti. Certo, comoda la vita, se stai alla Juve. Ma l’impatto col mondo Juve è stato esemplare. La sensazione (la certezza) e’ che invece Antonio Conte non sia per niente contento della scelta che ha fatto. E forse anche l’Inter si sarà già posta qualche domanda. Perché se pretendi Lukaku a 85 milioni di euro, forse c’è qualcosa che non funziona più. Se “svaluti” Icardi, Perisic e Naunggolan come ha fatto Conte (al di là del pessimo carattere dei tre), non fai certo l’interesse della società.Poi, si sa come vanno le cose del calcio. Magari arriverà Lukaku, farà 40 gol, l’Inter vincerà di tutto e di più. Ma questo, forse, è solo fantacalcio…

L.T.