Le barriere psicologiche sono ostacoli mentali che sbarrano appunto il percorso e impediscono a una persona di raggiungere i propri obiettivi o di esprimere il proprio potenziale.
Fra le persone che si scontrano di più con le barriere psicologiche vi sono i giovani, inconsapevoli di tali meccanismi e, imprigionati in cicli di pensiero o comportamenti controproducenti.
Negli ultimi anni, con l’evoluzione della società, e delle dinamiche interpersonali annesse, sono emerse nuove forme di barriere psicologiche che possono influenzare negativamente il benessere psico-comportamentale delle persone.
L’ansia da prestazione è una barriera contemporanea dilagante, si sviluppa nei contesti competitivi (dalla scuola, al lavoro, alle attività sportive) molti ragazzi la sperimentano in quanto sentono la pressione di dover eccellere, il che può portare alla paura di fallire o a un blocco mentale.
La Sindrome dell’impostore veicola la sensazione di non meritare il successo ottenuto in qualche ambito, o di averlo “rubato” a un altro più meritevole, si innesca nell’insicurezza del soggetto e/o nella sua scarsa autostima.
L’Overload informativo, causato dal collegamento costante a informazioni e notizie, può creare confusione e ansia, rendendo difficile prendere decisioni e causando un senso di sopraffazione.
Lo smodato utilizzo dei social ha amplificato il confronto figurato, e spesso irreale, con gli altri aggravando sentimenti di inadeguatezza e incapacità.
La falsata necessità di dover sempre piacere e riscuotere consensi può esaurire preziose risorse emotive e compromettere l’integrità personale. Riconoscere e accettare che non si può essere compresi e apprezzati da tutti libera dal peso del perfezionismo e permette di costruire relazioni più autentiche.
In un’epoca in cui le interazioni sociali sono sempre più digitali, e fatte di apparenza, la paura di essere rifiutati o giudicati può impedire alle persone di aprirsi e mostrarsi senza maschere.
La mancanza di connessioni autentiche e concrete può portare a una sensazione di isolamento e alla conseguente difficoltà nel gestire le emozioni esperite. Inoltre, vi è sempre più la tendenza alla rigidità mentale e all’esitare di fronte al nuovo, frenando nuove esperienze e limitando la capacità di adattamento, “palestra” fondamentale per accettare e integrare i cambiamenti nella vita.
Superare questa barriera significa conoscere la flessibilità, imparando a considerare punti di vista diversi dal proprio e a vedere il cambiamento come un’opportunità.
Affrontare queste barriere richiede consapevolezza, ma anche auto-riflessione e, a volte, il supporto attivo di professionisti della salute mentale che possono fornire strumenti e tecniche per modificare schemi di pensiero dannosi, promuovere l’autenticità e sostenere l’accettazione personale.
Sara Rosa, psicologa e psicoterapeuta