Esplode il gotico internazionale. Viaggio tra le meraviglie della nostra citta’

Tra la fine del XIII secolo e il XV secolo l’arte gotica si afferma nell’Italia settentrionale e anche a Verona, in un contesto segnato dalla nascita delle signorie urbane come quella scaligera. Le nuove classi dominanti diventano committenti di spicco per edifici religiosi, funerari e civili, nei quali le esigenze liturgiche si intrecciano con la volonta’ di affermare il prestigio politico e sociale. La Basilica di Sant’Anastasia, iniziata nel 1290 con il contributo degli Scaligeri, rappresenta uno degli esempi piu’ importanti del gotico veronese: grandi navate, slancio verticale, arditi contrafforti, ampie vetrate e ricche decorazioni plastiche illustrano il passaggio dal romanico a un linguaggio piu’ slanciato e «fiorito». Fra i simboli della citta’ spiccano le Arche scaligere, complesso monumentale funerario del XIV secolo considerato uno dei piu’ significativi monumenti gotici dell’Italia del Nord, con sarcofagi sorretti da cani stilizzati, statue distese, pinnacoli e un’articolata decorazione scultorea. L’architettura gotica veronese si caratterizza per lo slancio verticale, le grandi campate, gli elementi decorativi come quadrifogli e archetti trilobati, presenti in chiese ma anche in edifici civili. In questo contesto operano artisti di rilievo: Altichiero da Zevio, attivo nel Trecento tra Verona e Padova, e’ considerato uno dei maggiori pittori del gotico internazionale per la cura dei dettagli, il sentimento narrativo e l’uso di architetture scenografiche; Pisanello, pur non essendo esclusivamente veronese, lascia in citta’ opere che incarnano l’eleganza e il gusto decorativo del gotico internazionale; Stefano da Verona, detto anche Stefano da Zevio, tra XIV e XV secolo e’ un protagonista del cosiddetto gotico cortese. L’importanza delle committenze locali, a partire dalla casata scaligera e dalle famiglie nobili cittadine, determina la fisionomia artistica di Verona, dove il gotico esplode come linguaggio raffinato capace di coniugare devozione, celebrazione del potere e ricchezza figurativa.