ESU VERONA E UNIVERSITA’ PER AMATRICE Martedì 11 ottobre al ristorante San Francesco cena di solidarietà aperta a tutti, cucinata con prodotti delle zone terremotate. Il ricavato andrà a sostegno della popolazione.

Da un’idea del professor Mario Pezzotti, delegato alla ricerca dell’Università di Verona, l’Ateneo scaligero ed Esu Verona, con il supporto strategico di Markas, danno vita a una grande cena di solidarietà a favore delle popolazioni terremotate di Amatrice.L’appuntamento è fissato per martedì 11 ottobre, al ristorante universitario San Francesco. A partire dalle 19.30, le sale del ristorante ospiteranno una cena per raccogliere fondi per le popolazioni terremotate. Il menù prevede bucatini all’Amatriciana e porchetta. Entrambi i piatti saranno realizzati con prodotti e materie prime che giungono rigorosamente dall’area delle zone terremotate. “Pensare ad Amatrice rasa al suolo dal sisma – spiega il professor Pezzotti – mi riempie di tristezza. Non potevo, da reatino migrato a Verona, non pensare ad una iniziativa di beneficenza chiedendo aiuto a tutti i colleghi dell’Università di Verona, dell’ESU e agli studenti. Cucinare una pasta all’amatriciana con ingredienti e ricetta originali è un segno di vicinanza per quei luoghi martoriati e anche, perché no, un’occasione per diffondere sapori e profumi di una ricetta raramente realizzata secondo la vera scuola amatriciana”.

Una proposta che Esu Verona ha immediatamente deciso di sostenere: “Aderiamo con grande entusiasmo – conferma il direttore di Esu Verona Gabriele Verza – all’iniziativa mettendo a disposizione strutture e risorse ESU perché è doveroso dare segnali di concreta vicinanza alle persone colpite dal terremoto”. E visto che una cena non può prescindere da buoni vini, saranno le Famiglie dell’Amarone d’Arte ad offrire a quanti aderiranno alla serata il degno accompagnamento ai piatti con un assaggio delle proprie produzioni. “Le 13 aziende che aderiscono all’associazione – spiega Maria Sabrina Tedeschi – presidente delle Famiglie dell’Amarone d’Arte – hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa. Il vino rappresenta il complemento ideale per la cena, ma in questo caso è soprattutto simbolo di amicizia e di solidarietà con la quale vogliamo esprimere la nostra vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto”.

La cena di beneficienza è ovviamente aperta a tutta la città. L’obiettivo è quello di raccogliere fondi a favore dei terremotati e, quindi, di gestire il maggior numero di coperti. A garantire la realizzazione della serata sarà Markas, l’azienda con sede a Bolzano che già cura il servizio universitario di ristorazione, che metterà a disposizione le strutture e il personale di cucina. Per partecipare alla cena di beneficienza è sufficiente fare una donazione. Gli studenti possono partecipare con un’offerta minima di 5 euro; tutti gli altri potranno sedersi a tavola con un donazione minima di 15 euro. È possibile riservare il proprio posto, prenotando il biglietto per la cena negli appositi sportelli che saranno allestiti nella sede Esu e all’Università di Verona. Nello specifico i biglietti saranno disponibili alla Scuola di Medicina e al Dipartimento di Biotecnologie, in Borgo Roma, e poi nella segreteria del Rettorato dell’Università. Esu Verona, invece, per riservare la propria presenza mette a disposizione l’Ufficio Relazione con il Pubblico di via dell’Artigliere.