Lo sciopero della logistica dell’ex Mondadori contro il cambio appalto che delocalizza le lavorazioni a San Giorgio Bigarello in provincia di Mantova, costringendo lavoratori e lavoratrici a sobbarcarsi costi di trasferta insostenibili, ha visto l’adesione pressoché totale di tutti i lavoratori e le lavoratrici dell’appalto, un centinaio circa, in entrambe le sedi operative di Verona Borgo Venezia e di Isola Rizza, nonché la solidarietà della politica e delle amministrazioni locali. In qualità di titolare della delega al Lavoro per la Provincia di Verona, Francesco Casella ha fatto un gesto importante, accogliendo la richiesta della Cgil di convocare le parti ad un tavolo istituzionale al fine di tentare di arrivare, nei limiti delle competenze dell’ente, ad una soluzione condivisa della vertenza. Al presidio sindacale nella sede di Ceva Logistics di Verona, attuale titolare dell’appalto insieme a Gsl, situata all’interno dello stabilimento ex Mondadori di Borgo Venezia, era presente il sindacato Slc Cgil Verona, che con il segretario generale Mario Lumastro ha ribadito la necessità di un intervento del committente, il gruppo Pozzoni: «Auspico che il committente comprenda che si rende assolutamente necessario un suo intervento» ha detto Lumastro. «Nelle condizioni attuali il cambio appalto si configura, di fatto, come un licenziamento collettivo, dal momento che nessuno dei lavoratori e delle lavoratrici potrebbe sobbarcarsi i costi della trasferta quotidiana per andare a lavorare nel mantovano. Per non parlare della difficoltà di conciliare lavoro, vita privata, famiglia. San Giorgio Bigarello dista infatti 53 km da Verona e 45 km da isola Rizza». La richiesta è che il committente venga quanto meno incontro alle spese di trasferta. Lumastro ha anche manifestato apprezzamento per l’accoglimento, da parte del consigliere provinciale delegato Francesco Casella, della richiesta sindacale di un tavolo di conciliazione in sede istituzionale.



