Famiglia canossiana per donne e minori L’obiettivo è quello di favorire l’inserimento socio-lavorativo di tutte le persone fragili

Favorire l’inserimento socio-lavorativo di tutte le persone fragili, con un occhio di riguardo a donne e minori quale preziosa risorsa per il futuro di ogni comunità. Un impegno che sul territorio scaligero affonda le radici nel secolare carisma di Santa Maddalena di Canossa e che ora si rinforza nella felice nascita della Fondazione Opera Famiglia Canossiana Nuova Primavera ETS. Costituita nel 2024 e di fatto operativa da gennaio di quest’anno (via Fiumicello 68; 045/2240552), la nuova realtà di Terzo Settore veronese, che raccoglie in sé i trent’anni di storia e di esperienza dell’Associazione Famiglia Canossiana Nuova Primavera e della Cooperativa Sociale Santa Maddalena di Canossa di Verona, è stata presentata nel Salone dei Vescovi.
All’incontro era presenti Michele Righetti, presidente della Fondazione Opera Famiglia Canossiana Nuova Primavera ETS; suor Elena Pilastro, superiora provinciale d’Italia delle Figlie della carità Canossiane; padre Carlo Bittante, superiore generale dei Figli della carità Canossiani; Luisa Ceni, assessora alle Politiche Sociali e abitative e Lucia Vantini, delegata episcopale per la prossimità. Un progetto che mette insieme religiosi e laici canossiani, con Servizi Sociali del Comune e Diocesi di Verona, e che si propone come un modo rinnovato, efficiente e coordinato per portare anche nel futuro la spiritualità canossiana, con la sensibilità a lavorare in rete per affrontare la fragilità femminile e offrire prospettive di aiuto.
L’intenzione è raccogliere, dentro la Chiesa di Verona, il grande patrimonio valoriale, relazionale e professionale negli anni seminato dalla famiglia canossiana, per continuare a promuovere percorsi di autonomia attraverso l’inserimento lavorativo di persone (dalle pulizie e all’archiviazione ottica documentale) e proseguire la lettura dei bisogni del territorio, per disegnare orizzonti nuovi di inserimento sociale concreto delle famiglie, delle donne, dei bambini, anche attraverso nuovi spazi di accoglienza.
La nuova realtà coinvolge la Famiglia Canossiana intera nella realizzazione concreta di accoglienze residenziali di donne sole con bambini, azioni di contrasto alla fragilità familiare e alla povertà educativa, inserimento lavorativo nel territorio di Verona, in collaborazione costante con i Servizi Sociali.
L’area Accoglienza comprende le tre Case di Accoglienza per donne sole e mamme con bambini, gli appartamenti del Progetto Abitare, la gestione del Centro Antiviolenza Legnago Donna e il servizio di contrasto alla povertà educativa che comprende le progettualità educative rivolte a minori provenienti da famiglie fragili nei quartieri di Parona e Borgo Trieste.
Venerdì 9 maggio dalle 9 alle 13.30, la Fondazione Opera Famiglia Canossiana Nuova Primavera ETS terrà un convegno dal titolo: “Sguardi di donne. Libertà restituite. Autonomie condivise”, volto a condividere, proprio nella prospettiva della rete, il tema della fragilità delle donne e il loro accompagnamento verso l’autonomia.
Temi trattati saranno, in particolare, le libertà restituite, le autonomie condivise e i vari percorsi di autonomia. L’appuntamento sarà all Centro Medico Culturale “Marani” di Verona in Via C. De Lellis, 4.