Festival della Bellezza, i magnifici 7 Ecco i protagonisti: Trinca, Piperno, Avati, Sibaldi, Canova, Massini e Barbareschi

Dopo l’annuncio di 16 eventi inediti all’Arena, si completa il programma dell’edizione 2020 del Festival della Bellezza con 7 appuntamenti in un altro luogo storico, il Teatro Romano di Verona, che appare per la prima volta nella sua configurazione originale con vista della città medievale.

Dal 28 al 31 agosto protagonisti del mondo del cinema, del teatro e della letteratura propongono riflessioni sul tema dell’edizione, Eros e Bellezza: l’Eros inteso come forza vitale in opposizione alla paura, desiderio che amplifica le potenzialità e passione che induce al fascino del rischio. Dagli elementi profani alle seduzioni della dimensione del sacro: il timore e l’adorazione, la proibizione e la trasgressione, l’idealizzazione e il mistero.

Gli appuntamenti alle 21.30 vedono in scena attori, registi e critici cinematografici in racconti con sequenze di capolavori del cinema, quelli delle 18.30 riflessioni e narrazioni di scrittori, drammaturghi e filosofi.

Inaugura il Festival Jasmine Trinca, recente vincitrice del David di Donatello e del Nastro d’Argento come miglior attrice protagonista, con riflessioni sulla fascinazione della recitazione tra talento e magnetismo; le sere successive Pupi Avati racconta in ‘Eros come nostalgia dell’eros’ l’espressione della sensibilità emotiva nel suo cinema, Gianni Canova propone una dissertazione su ‘Fellini e l’evasione onirica dell’eros’, Luca Barbareschi esplora l’appeal dell’avventura tra esperienze e riferimenti artistici.

Gli appuntamenti serali letterari sono aperti da Alessandro Piperno che evoca la figura di Baudelaire come punto di riferimento poetico ed estetico della modernità, Igor Sibaldi in ‘MysthEros’ parla della potenza creativa del desiderio, Stefano Massini indaga le espressioni della bellezza dalla prospettiva di apparenti contrasti a partire dall’emblematica figura di Toulouse-Lautrec.
Gli eventi al Teatro Romano costituiscono la prima parte dell’edizione 2020 del Festival, la seconda andrà in scena all’Arena di Verona a partire dall’11 settembre con la lectio di Alessandro Baricco ‘Sul Tempo e sull’Amore’ e il racconto con musica di Mogol sull’influenza della canzone a partire dalla svolta degli anni ’60; chiusura il 19 settembre con il racconto critico di Vittorio Sgarbi sul personaggio e l’arte di Modigliani nell’atmosfera della Parigi della Belle Époque e il monologo teatrale di Alessio Boni ‘Il gioco drammatico della seduzione’. Nei nove giorni in Arena, concepita come moderna Agorà, ci saranno riflessioni filosofiche con Massimo Cacciari, Umberto Galimberti, Massimo Recalcati e sull’arte e la letteratura con Philippe Daverio su Klimt, Schiele e le avanguardie viennesi e Gioele Dix sull’ironia nell’eros. Alessandro Baricco, artista residente dell’edizione, propone una narrazione-concerto con la pianista Gloria Campaner e l’Orchestra Canova su Beethoven e l’invenzione della musica classica a 250 anni dalla nascita del compositore. Tre appuntamenti prevedono l’Arena con palco al centro e pubblico attorno a 360°: il concerto antologico di Edoardo Bennato, evento musicale dell’anno per unicità, presenze e prestigio dell’artista, la conversazione di Federico Buffa con Flavio Tranquillo su ‘Michael Jordan The Last Air Dance’ e la lezione-concerto di Morgan con Vittorio Sgarbi sul rock e l’arte negli anni ’60.