Fiera, il miglior bilancio di sempre Ricavi in crescita, utile record e rafforzamento della posizione finanziaria dell’ente

La conferma alla presidenza di Veronafiere di Federico Bricolo ha portato all’approvazione, con l’unanimità dell’assemblea dei soci, del bilancio consolidato relativo all’esercizio al 31 dicembre 2024, risultato il migliore di sempre sia a livello di Gruppo che per la Capogruppo. Il nuovo Consiglio risulta composto da Romano Artoni, vicepresidente uscente e manager con lunga esperienza nel settore finanziario; Marina Montedoro, nuova vicepresidente, direttrice di Coldiretti Veneto; Barbara Ferro, esperta in programmazione strategica, pianificazione economico-finanziaria e organizzazione; Désirée Zucchi, imprenditrice del settore culturale e formatrice aziendale; Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis; Alfonso Sonato, commercialista e revisore legale con incarichi in enti pubblici e privati. Si tratta di un Consiglio rinnovato per due terzi – con cinque nuovi consiglieri su sette – che per la prima volta nella storia di Veronafiere presenta una maggioranza femminile, con quattro donne su sette componenti. I risultati confermano il pieno rilancio dell’attività fieristica e l’efficacia della nuova traiettoria strategica avviata con il Piano ONE Veronafiere 2024-2026. I ricavi consolidati del Gruppo raggiungono i 125,5 milioni di euro, con un incremento di 5 milioni rispetto ai 120,5 milioni dell’esercizio 2023. Il risultato netto di Gruppo al 31 dicembre 2024 rileva un utile di 9,5 milioni di euro a fronte di un utile dell’esercizio precedente di 3,8 milioni del 2023, segnando un incremento del 150%. La capogruppo Veronafiere SpA presenta risultati altrettanto significativi. I ricavi si attestano a 101,5 milioni di euro, in crescita di 7,7 milioni rispetto ai 93,8 milioni del 2023, con un aumento del 7,8%. Dal punto di vista patrimoniale, la gestione del capitale circolante ha evidenziato un significativo efficientamento, con una riduzione dei crediti verso clienti pari a €4,2 milioni e degli altri crediti per €8,3 milioni. Risultati record che riflettono l’importante calendario di eventi organizzati nel 2024 da Veronafiere: 45 manifestazioni, di cui 35 in Italia e 10 all’estero in Brasile, Cina, Kazakistan, Serbia e Stati Uniti d’America. Il quartiere fieristico ha registrato 861.090 visitatori e 11.867 espositori, su una superficie espositiva netta pari a 623.272 metri quadrati. L’attività congressuale ha visto lo svolgimento di 342 eventi, per un totale di 62.900 operatori. «Tra i più importanti risultati che il 2024 porta in dote c’è quello di aver dato un nuovo impulso al processo di proiezione internazionale di Veronafiere e dei suoi prodotti – commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere –. A ottobre abbiamo portato a Chicago il mondo del vino con la prima edizione di Vinitaly.USA. Parallelamente ha preso il via un nuovo corso in Sud America, con la trasformazione della storica Vitória Stone Fair in Marmomac Brazil, a San Paolo. Il rafforzamento delle strutture operative in Asia e Brasile, inoltre, ha ulteriormente consolidato il posizionamento globale del brand Veronafiere». La compagine societaria Veronafiere Spa, lo ricordiamo, è così suddivisa: Comune di Verona 39,48%, Fondazione Cariverona 24,07%, Camera di Commercio di Verona 14,36%, Banco BPM al 7,00%, Generali Italia 6,01%, Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario 5,49%, Provincia di Verona 1,40%, Intesa Sanpaolo 1,35%, Banca Veronese Credito Cooperativo di Concamarise 0,61% e Immobiliare Magazzini S.R.L. 0,18%. Maurizio Danese, lo ricordiamo, ha concluso il suo mandato di amministratore delegato. “Lascio – ha detto – una fiera più solida, innovativa e pronta alle sfide future”.