FIERA, PATTO CON MILANO Sottoscritto un accordo per dare all’Italia un unico appuntamento internazionale dedicato all’ortofrutta. “Non concorrenza” anche nel settore del vino con “Vinitaly International Academy”

Veronafiere e Fiera Milano, le due più importanti realtà fieristiche italiane, firmano un accordo per dare al Paese un unico appuntamento internazionale annuale dedicato all’ortofrutta che punta su innovazione e mercati esteri. La nuova manife­stazione nata dall’unione di Fruit Innovation a Milano e Fruit&Veg System a Verona, avrà cadenza annuale e si svolgerà alternativamente a Verona, negli anni pari, dando enfasi alla filiera e quindi alle tecnologie agricole ed a Milano negli anni dispari, con un focus sul prodotto finito.

LA PRESENTAZIONE. La partnership è stata presentata a Verona nel corso di Fruit&Veg System, presenti, il presidente di VeronaFiere Maurizio Dane­se, il direttore generale Giovanni Mantovani e l’amministratore delegato di Fiera Milano, Cor­rado Peraboni. La prima edizione della nuova fiera dell’Orto­frutta, Fruit&Veg Inno­vation, si svolgerà dall’8 all’11 maggio 2017, in concomitanza con Tutto­food a Milano, e vedrà il coinvolgimento di operatori pro­venienti da tutto il mondo.  Soddisfazione ovviamente di Veronamercato e del suo presidente Gianni Dalla Bernar­dina. La manifestazione completerà l’offerta del comparto emergente dei prodotti biologici e vegani, largamente presenti a Milano, e godrà anche della concomitanza con Spazio Nutrizione, il grande convegno medico-scientifico organizzato da Akesios con Fiera Milano in programma a Tuttofood 2017, che consentirà di raggiungere anche il settore dei nutrizionisti e dietologi.

GENTLEMENT. L’agreement firmato prevede iniziative congiunte nell’ambito di Tuttofood anche nel settore del vino, che dal 2017 avrà uno spazio organizzato da Veronafiere. Il progetto concordato tra Fiera Milano e Veronafiere, regolato da un patto di non concorrenza, prevede la realizzazione di un evento denominato “Wine Di­sco­very” gestito da Verona­fiere. L’area, curata dalla Vinitaly International Academy, coinvolgerà la produ­zione italiana e internazionale, esperti del mondo vitivinicolo e sommelier in eventi di promozione e formazione professionale rivolti agli operatori presenti alla rassegna milanese.  Fiera Milano e Veronafiere rispondono così all’esigenza di creare sinergie di filiera nell’interesse degli operatori del settore agroalimentare.      Veronafiere e Fiera Milano hanno anche stabilito di valutare, entro un mese dalla edizione congiunta 2017 di SaMoTer e Transpotec Logitec (Verona, 22/25 febbraio), la realizzabilità di un piano industriale per lo svolgimento in contemporaneità delle due rassegne anche nelle edizioni successive.

EXPO.  “Il 2015 è stato un anno di grandi investimenti e di una attività gestionale straordinaria con l’impegno di Expo e l’avvio del Piano di promozione del made in Italy – ha confermato il presidente Maurizio Danese–. Eventi fondamentali ed iniziative irrinunciabili per ribadire la leadership di Veronafiere nel settore agroalimentare e nel vino in particolare. Decisioni e scelte che hanno impattato molto positivamente sull’attività caratteristica dell’Ente, come era nelle attese, con risultati di grande rilevanza sulla trimestrale del 2016, appena approvata dal Cda, in crescita dell’11 per cento».

I CONTI. Guardando ai conti solo della capogruppo, Veronafiere chiude il 2015 con un’Ebitda a 8,1 milioni. Ma nel consuntivo dell’esercizio, in cui è stata ricompresa l’attività straordinaria di Expo 2015, e dove si registrano ricavi a 75,6 milioni, l’Ebitda scende a 1,5 milioni con un risultato netto di -5,6 milioni, a seguito, spiega una nota, della”condivisa e prudenziale decisione di far ricadere sull’esercizio 2015 tutti i costi sostenuti per il progetto Expo. Gli investimenti strutturali totali effettuati ammontano a 16,9 milioni di euro”.Ma gli effetti positivi degli investimenti effettuati nel 2015, in particolare su Expo, si sono fatti sentire già sulla trimestrale 2016, con un incremento dei ricavi dell’11% pari a 8 milioni di euro sull’esercizio precedente a parità di perimetro. “Il Padiglione del Vino”, ha detto Giovanni Mantovani, “ è stata una opportunità unica nella storia della Fiera di Verona per le relazioni che abbiamo realizzato.