Un maggio di grande musica sinfonica al Teatro Filarmonico: come da tradizione, ogni fine settimana di maggio l’Orchestra e il Coro di Fondazione Arena di Verona propongono avvincenti programmi da concerto che abbracciano il grande repertorio, attese prime esecuzioni e importanti anniversari. Quattro programmi diversi, tutti in doppia data, per esplorare secoli di musica da tutto il mondo in attesa della prima areniana. Il venerdì alle 20 e il sabato alle 17, grandi organici saranno schierati sul palcoscenico del Teatro per omaggiare Berio, Bartók, Ravel, Prokof’ev, Mahler, Čajkovskij e i compositori dell’America Latina, con grandi interpreti e giovani talenti della ribalta internazionale. Si comincia il 2 e il 3 maggio con Folk Songs and Dances: incorniciati da due capolavori ungheresi quali le Danze di Galanta di Zoltán Kodály e la Musica per archi, percussioni e celesta di Béla Bartók -gemma del Novecento immortalata anche da Kubrick nel suo Shining-, protagonisti saranno i Folk songs, affidati al mezzosoprano Corinna Scheurle, per la prima esecuzione al Filarmonico in omaggio a Luciano Berio, a cent’anni dalla nascita. Sul podio il giovane Marco Alibrando, in una stagione che lo vede dirigere in importanti istituzioni italiane. Il 9 e il 10 maggio verrà eseguita la gloriosa cantata Aleksandr Nevskij, capolavoro di Sergej Prokof’ev. Il 16 e 17 maggio, l’Orchestra di Fondazione Arena affronterà per la prima volta la Settima sinfonia di Gustav Mahler. A completare il mese, il 23 e 24 maggio, sarà Čajkovskij e il suo celeberrimo Concerto per violino, romantico e appassionato, eseguito dal talentuoso Augutin Adelich sul suo Stradivari.