La Giunta ha recepito e condiviso l’indicazione del consiglio di amministrazione di Amt sul nuovo mezzo di 18 metri, che andrà a sostituire quello inizialmente proposto poiché la ditta costruttrice è nel frattempo fallita.“Una commissione tecnica ha valutato l’equivalenza di mezzi – ha spiegato il sindaco Flavio Tosi – ora inoltreremo la richiesta al Ministero in attesa della sua autorizzazione, visto che l’opera è coperta per il 60 per cento da finanziamento ministeriale. Nella stessa situazione di Verona si trovano altre due città italiane, che avevano appunto scelto lo stesso mezzo e che ora devono proporre al Ministero una nuova soluzione”. I lavori, lo ricordiamo per realizzare il sistema filoviario della città interesseranno la zona sud, con i primi stralci del percorso che andrà dalla Stazione Porta Nuova allo Stadio, al Policlinico di Borgo Roma e alla Genovesa. Successivamente consegneremo i lavori per gli altri due stralci in cui è suddivisa l’opera: il deposito della Genovesa, che costituisce un cantiere a sé e l’ultimo stralcio con i percorsi dalla Stazione verso San Michele e verso Borgo Trento.
