Filovia, si riparte. Amt3 ha un nuovo presidente e un cda rinnovato La difficle sfida che attende il presidente Giuseppe Mazza. Le caselle burocratiche sembrano a posto e così per l’inizio del 2023 potrebbero ripartire i cantieri. Allo studio per evitare il più possibile gli inevitabili disagi per i prossimi 3 anni

07112022_AMT ©Daniela Martin

Filobus in strada ad inizio 2026, l’anno di Verona città olimpica. E’ senza dubbio questa la sfida più grande che si appresta ad affrontare il nuovo Consiglio di Amministrazione di Amt3, che oggi ha illustrato i principali obiettivi da qui a prossimi cinque anni. Anzitutto il filobus, per un trasporto pubblico di massa inteso non come un punto d’arrivo bensì l’inizio di un nuovo processo di mobilità sostenibile cittadina, ma anche l’ampliamento delle attività aziendali oltre la gestione della sosta, per un asset che deve assumere un ruolo strategico per lo sviluppo della città e del suo territorio. Ne è convinto l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari, che ha ricordato le linee di indirizzo strategiche delineate dall’Amministrazione per il futuro dell’azienda. “Siamo orgogliosi della squadra che guiderà Amt3 nei prossimi anni, le sfide da affrontare sono tante a cominciare del filobus, che dovrà essere iniziato e completato in 3 anni – ha detto l’assessore Ferrari-. Se i tempi saranno rispettati, prevediamo di avviare i cantieri ad inizio 2023 e concluderli in tempo per le Olimpiadi del 2026. Crediamo che il filobus sia il punto di partenza per dotare il Comune di Verona di una mobilità differente, sfrutteremo i mesi di cantiere per studiare tutte le soluzioni possibili per integrare la mobilità cittadina con l’opera filobus e renderla davvero efficace. Non c’è solo il filobus, crediamo che Amt3 non sia solo l’azienda che gestisce la sosta e che debba potenziare e implementare la propria attività per diventare una vera agenzia di servizi legati alla mobilità. Un percorso a step che verrà compiuto grazie alle competenze del nuovo CdA e del costante confronto con l’Amministrazione”. Il nuovo Cda di Amt3 è composto dal presidente Giuseppe Mazza. 62 anni, ha curato la progettazione architettonica, strutturale e impiantistica, la Direzione Lavori di opere tra cui per l’ULSS N. 6 di Vicenza N. 25 di Verona, per l’Università degli Studi di Venezia e per l’Università degli Studi di Padova, oltre ad edifici residenziali Con lui i consiglieri Massimo Babbi, commercialista, Emanuela Benedetti, che torna dopo un precedente mandato in Amt, Stefania Zerbato, co-Founder di Smartea Srl, ideatore del progetto “Smart Garda Lake e Mauro Spada, geometra con pluriennale esperienza nello sviluppo di progetti in ambito di sicurezza. Quest’ultimo in quota alle minoranze.